Tra Finsider e privati è fatta Lucchini a Cornigliano col 10%

Tra Finsider e privati è fatta Lucchini a Cornigliano col 10% L'intesa per salvare l'acciaieria raggiunta dopo sei mesi Tra Finsider e privati è fatta Lucchini a Cornigliano col 10% Le altre quote: 35% al gruppo Riva, 18% a Leali, 17% a Sassone, 20% alla Finsider ROMA — E' stata raggiunta un'intesa per 11 nuovo assetto azionario dello stabilimento siderurgico di Cornigitano. L'altra notte, al termine di laboriose trattative protrattesi per circa sei mesi, la Finsider ed il gruppo degli industriali siderurgici privati interessati a gestire lo stabilimento hanno trovato un accordo per ripartire le future quote azionarle. Questa la suddivisione: al gruppo Riva andrà il 35 per cento della Nuova Cornigliano, al gruppo Leali il 18 per cento, a Sassone 1117 per cento ed alla Finsider 1120 per cento. Lucchini ha riservato per sé il 10 per cento del pacchetto azionarlo, una quota maggiore, dunque, del 7 per cento di cui si era parlato nel giorni scorsi. Particolari modalità sono state stabilite tra 1 contraenti per impedire che, nel consiglio di amministrazione, sia sufficiente l'accordo tra due industriali per raggiungere una maggioranza qualificata. Si tratta di una norma che intende evitare possibili prevaricazioni da parte di qualcuno tra 1 gruppi industriali che hanno preso parte all'operazione. Ognuno di essi, in proporzione alla propria quota del pacchetto azionario, si impegna a prelevare da Cornigliano una parte degli 1,2 milioni di tonnellate di billette (semilavorati per prodotti lunghi siderurgici) che lo stabilimento ligure produrrà ogni anno. L'intesa dell'altra notte conclude 11 capitolo più impegnativo della ristrutturazione della siderurgia italiana. Inizialmente la Finsider, proprietaria dello stabilimento, aveva deciso di chiudere la cosiddetta area a caldo dell' impianto ed 11 treno nastri (per la produzione di semilavorati per prodotti piatti siderurgici) in ossequio al tagli imposti dalla Comunità europea. Successivamente, soprattutto per l'iniziativa della Firn, prese corpo un'ipotesi differente: l'ingresso degli imprenditori privati nello stabilimento e la sua profonda ristrutturazione produttiva. La Nuova Cornigliano sfornerà semilavorati lunghi che attualmente vengono prodotti negli stabilimenti privati e a un prezzo più competitivo perché si potrà utilizzare la colata continua di Cornigliano anziché gli attuali forni elettrici. Il perno dell'operazione è rappresentato dalla recente legge 193, che garantisce aiuti finanziari agli Imprenditori privati che smantellano 1 propri impianti. Si tratta del fondi che Riva, Leali, Lucchini e Sassone Impiegheranno per i nuovi investimenti a Cornigliano. Commentando :cpn. soddisfazione.l'intésa 11 presidente dell'Irl. Romano Prodi/ ha détto: «L'accòrdo raggiunto per il centro siderurgico di Cornigliano rappresenta per la sua intrinseca validità e per la serietà con cui è stato perseguito una tappa rilevattte per il futuro di tutta l'industria nazionale. Esso conferma la capacità delle forze imprenditoriali pubbliche e private nellHnteraglre per la convenienza del nostro sistema economico». (Ansa) Luigi Lucchini e Romano Prodi «soci» a Cornigliano

Persone citate: Leali, Lucchini, Luigi Lucchini, Riva, Romano Prodi, Sassone

Luoghi citati: Cornigliano, Roma