Agca adesso starebbe sperando in uno scambio con la Orlandi

Agca adesso starebbe sperando in uno scambio con la Orlandi Il «New York Times» ritorna sull'attentato a Walesa «1 Agca adesso starebbe sperando in uno scambio con la Orlandi DALLA REDAZIONE DI NEW YORK NEW YORK — Agca avrebbe attentato alla vita di Lech Walesa tra 11 15 e 11 20 gennaio dell'Bl, cinque mesi prima del ferimento del Papa, se la polizia Italiana non avesse avuto sentore di un complotto e non avesse raddoppiato le misure di sicurezza per il leader di Solidarnosc, in quei giorni In visita a Roma. Queste rivelazioni sono contenute In un articolo del New York Times a firma di Clalre Sterling, la giornalista americana residente a Roma, autrice di un libro sull'attentato al Pontefice e di un altro sul Kgb, 1 servizi segreti sovietici. La Sterling le basa sulle deposizioni rese dallo stesso Agca non solo al giudice Martella ma anche al giudice Imposlmato, a cui era stata affidata l'Inchiesta sul sindacalista Scricciolo e sul leader di Solidarnosc. Il giovane turco ha ritrattato le deposizioni, ma la giornalista sostiene che lo ha fatto dopo aver appreso del sequestro di Emanuela Orlandi, ed essersi convinto che esso era opera dello spionaggio bulgaro, e che pertanto prima o poi egli verrà liberato in uno scambio con la giovane. Scrive Clalre Sterling: «Non esiste la possibilità che le autorità italiane rilascino Agca. Ma finché egli conserva questa speranza, i rapitori della giovane Orlandi potranno dire di essere riusciti a zittirlo nell'imminente processo». Ecco la ricostruzione del New York Times, che ha il tragico sapore di un giallo di John Le Carré. Nel dicembre dell'80, Agca incontra a Roma Antonov, Vassilev, AJvazov, un certo Ivan TI- mov (quest'ultimo sarebbe In realtà il capo dei servizi segreti bulgari in Italia) e Dontchev, terzo segretario d'ambasciata. Insieme discutono 1' assassinio di Lech Walesa 11 cui arrivo è atteso per il 13 gennaio successivo. Dontchev ha appreso tutti i particolari del programma della visita del leader di Solidarnosc «da uno o più» sindacalisti italiani. Vengono ispezionati 1 vari luoghi, e si sceglie per l'attentato l'ingresso dell'albergo «Vittoria», dove Walesa soggiornerà per alcuni giorni, davanti a Villa Borghese. SI scartano Invece la Casa del Pellegrino, sulla via Appla, che lo ospiterà all' arrivo e alla partenza, e l'Associazione della stampa estera, dove egli si- recherà per incontrare 1 giornalisti. Il punto chiave delle deposizioni del turco è 11 seguente, e Clalre Sterling lo riporta tra virgolette: «In una mattir na tra il 15 e 20 gennaio dell' 81 Antonov, Dontchev e Agca raggiungono l'albergo Vittoria con la Peugeot azzurra delle linee aeree Balkan. Si fermano a una cinquantina, di metri dall'ingresso. I miei compagni hanno una bomba in una valtgietta. Io avrei dovuto metterla in una piccola Fiat parcheggiata da Dontchev presso la stazione dei taxi, e quindi ritornare da loro nella Peugeot. Al momento in cui Walesa sarebbe uscito, noi avremmo fatto esplodere la bomba con un comando radio, e trovandoci a una cinquantina di metri di distanza, ce ne saremmo andati tranquillamente. La radio della Peugeot sembrava una radio vera, e sarebbe bastato un giro della manopola per far saltare tutto». •All'ultimo minuto» è sempre la deposizione di Agca «Timov ha cancellato tutto, avendo visto che la strada si era riempita di poliziotti in borghese. Nel giorni successivi, Timov ci farà sapere che i suoi informatori italiani avevano avuto sentore che la polizia era stata messa in allarme da qualcuno». Un altro particolare rilento dalla giornalista americana è che per l'omicidio di Walesa Agca avrebbe ricevuto circa 300 milioni di lire, e che subito dopo averlo compiuto sarebbe stato portato in salvo a Sofia In un camion sigillato,

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