PREMIO A UN DOCENTE DEL CONSERVATORIO
A nome della buona musica ( PREMIO A UN DOCENTE DEL CONSERVATORIO ) A nome della buona musica Gilberto Bosco, docente di composizione al Conservatorio «Giuseppe Verdi», ha vinto 11 terzo premio -Ci!là di Trieste'. Trentottenne rappresentante della nuova scuola di musicisti Italiani che, dopo gli intellettualismi di certe avanguardie, tornano a cercare la comunicazione con il pubblico attraverso una maggiore espressività, Gilberto Bosco ha presentato a Trieste una Cantata per voce e orchestra con frementi tratti da Le bateau ivre di Rimbaud. 'L'Ito finita proprio pochi giorni prima die scadessero i termini per il concorso. Quello di Rimbaud è un testo infuocalo — dice il maestro Bosco —. Ilo cercato di fare lo stesso con la mia orchestrazione, recuperando elementi della musica francese a cavallo tra la fine dell'SOO e l'inizio del 900. Si scorgono, forse, i fantasmi di Debussy e Mahler: ho gettato uno sguardo verso il mondo della decaden¬ za europea-. 'Oggi siamo in piena decadenza — spiega il compositore — inteso co?ne fine, come conclusione di tante ipotesi. Insomma viviamo un autunno fiammeggiante». Ora il musicista torinese deve affrontare lo spinoso problema dell'esecuzione della sua opera. «La realtà musicale italiana è contraddittoria — spiega il maestro Bosco —. Da una parte c'è una crescita della domanda di istru- ztonc musicale sta nella scuola pubblica, sia a livello specialistico, e la presenza di molti autori di un certo livello. Dall'altra il calo di interesse da parte di teatri ed enti pubblici». «7n pratica — dice l'autore della Cantala — noi compositori dobbiamo presentarci con gli spartiti sotto il braccio ai direttori artistici sperando in un loro si». Eppure il mondo musicale è in pieno fermento. «A Milano ■i compositori cresciuti alla scuola del grossi nomi dell' avanguardia, die avevano provocato lo scollamento tra pubblico e musica, formano una "scuola" compatta die propugna il recupero della comprensibilità — fa il punto Gilberto Bosco —, a Roma coesistono diverse stimolanti "individualità". A Torino, infine, ci sono tre o quattro nomi che, pur lavorando con invenzioni autonome, hanno in comune l'idea di fondo di una musica da ascoltare». al. pie.
Persone citate: Debussy, Gilberto Bosco, Giuseppe Verdi, Mahler, Rimbaud
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