Profumi e sapori di quest'autunno

Profumi e sapori di guest'autunno Profumi e sapori di guest'autunno alla regola onomastica di Maria. Il vino è freisa di Chicri in bottiglia, ma c'è quello in caraffa die i Varetto, assicurano, è fatto di uvaggio freisa, barbera e uva «ca pisto-, ma noi» (che pigiamo noi). Nel locale di via Maestra (tel.9408044) si paga sulle 25 mila e la chiusura è al mercoledì. Intendiamoci, la cucina è più simpatica che eccelsa; il servizio è gradevole ma non perfetto; gli antipasti, ahimè, presentano banale e anonimo prosciutto di frigorifero e i grissini sono quelli tristi dei pacclietti. Ma die importa? «L' Allegria» ha ancora umori di piota e nelle sue stanze, lassù dopo la scala, si respira aria di wcchio Piemonte. Chi ama la nostalgia più che la grande cuisine deve proprio andarci, ed. ball. Su a Pavarolo, alla ricerca del profumi e sapori autunnali. Natura e cucina, in questo periodo, se la intendono davvero bene. Il ristorante dell'Allegria, quello che qui chiamano 'd magna Maria, è una stazione necessaria per i pellegrini laici. Si può mangiare cacciagione, fonduta (solo su ordinazione), funghi, che sono la specialità della casa, finanziera (il proprietario si lamenta perché non ne chiedono più), bagna caoda. Mario, figlio di magna Maria (morta pochi anni fa), è il patron; la moglie (anche lei di nome Maria) sta ai fornelli, mentre Margherita serve ai tavoli legnosi arrampicandosi tante volte su una scaletta stretta, stretta. Forse è l'inconscia 'punizione» della famiglia Varetto a una parente che sfugge

Persone citate: Varetto

Luoghi citati: Pavarolo, Piemonte