La Pirelli quinta nel mondo nel settore dei pneumatici di Ugo Bertone

La Pirelli quinta nel mondo nel settore dei pneumatici L'utile della holding industriale è stato di 32,7 miliardi al 30 giugno '84 La Pirelli quinta nel mondo nel settore dei pneumatici MILANO — La scommessa sul pneumatico comincia a dare buoni frutti In casa Pirelli Nel 1983 11 gruppo milanese ha compiuto un significativo balzo nella classifica mondiale del produttori passando dall'ottavo posto al quinto. In Europa la Pirelli è seconda dietro la Michelin con una quota di mercato pari al 13 per cento (l'obiettivo è 1115 per cento nel giro di pochi esercizi). Ma il futuro della Pirelli non si gioca solo sul terreno dei pneumatici, il gruppo ha eliminato quasi tutte le aree negative recuperando buoni livelli di redditività anche nel settore cavi, soprattutto grazie a un'inversione di tendenza in Canada e Stati Uniti. Restano solo le spine della Spagna (per quanto riguarda 1 cavi) e del settore prodotti diversificati che opera prevalentemente In Italia. Ora la Pirelli si prepara a giocare le sue carte nel settore delle telecomunicazioni. Il gruppo ha infatti acquisito una quota del venti per cento nell'americana Lite), una società che si propone la creazione di una rete di comunicazione nel Midwest americano. Per ora la collaborazione Pirelli si limiterà alla fornitura di venti milioni di dollari in cavi ma il gruppo milanese parteciperà anche alla gestione della rete acquisendo una prima esperienza in materia di servizi che potrebbe tornare utile sul mercati europei (e soprattutto per la collaborazione con la Stet). Infine, si profilano acquisizioni nel ramo della optoelettronica (un settore a metà tra ottica e elettronica) sia in Usa che in Europa. Sono questi sotto il profilo industriale i risultati del rilancio del gruppo Pirelli partito con la riorganizzazione di due anni fa che ha per- messo di conseguire notevoli risultati finanziari. Il conto economico della Pirelli Spa che ha presentato il bilancio al 30 giugno, ha chiuso infatti con un utile netto di 32.7 miliardi di lire contro i 21,1 miliardi complessivi dei due esercizi precedenti (in totale 14 mesi). Il dividendo che sarà proposto all'assemblea resta invariato a 110 lire (per le azioni di risparmio) e a 90 lire per 1 titoli ordinari ma l'ammontare degli utili distribuiti ai soci mostra un incremento pari al 40 per cento (da 18,7 a 26,2 miliardi di lire). Tenendo conto del credito d'imposta, poi, il dividendo disponibile per i soci che abbiano diritto' al recupero diviene pari a 172 lire (per le risparmio) e 141 lire per le ordinarle. La fotografia più fedele del gruppo è offerta comunque dal bilancio aggregato che presenta, in forma consolidata, i bilanci delle società operative in cui la Pirelli Spa e la Soclété Internationale Pirelli possiedono partecipazioni eguali. Il fatturato aggregato nel 1983 11 giro d'affari ha raggiunto i 3632 milioni di dollari a volumi di produzione costanti rispetto all'82. Nel primo semestre del 1984 però il fatturato ha già toccato il livello di 1842 milioni di dollari con una ascesa In termini di volumi, pari al tre per cento. L'utile netto '83 è stato di 34,8 milioni di dollari ma l'utile operativo del primo semestre di quest'anno ha già raggiunto i 126,1 milioni di dollari con un rapporto rispetto alle vendite pari al 6,8 per cento (contro il 5,9 per cento dell'83). Questa espansione è stata ottenuta con 200 milioni di dollari di investimenti fissi e dopo spese per ricerca per 80 milioni di dollari che non hanno però compromesso l'equilibrio finanziarlo del gruppo: i debiti finanziari sono pari al 35 per cento del capitale netto investito (con oneri finanziari pari nell'83 a 114 milioni di dollari). Inoltre, dall'aggregato risulla una plusvalenza di patrimonio di circa 60 miliardi di lire per I pacchetti di pertinenza della Pirelli Spa. Ugo Bertone

Luoghi citati: Canada, Europa, Italia, Milano, Spagna, Stati Uniti, Usa