Morte misteriosa di tre lavoratori in un forno spento

Morte misteriosa di tre lavoratori in un forno spento Alla Tubighisa di Cogoleto (Genova) Morte misteriosa di tre lavoratori in un forno spento GENOVA — Tre operai sono morti In circostanze ancora misteriose all'interno di un forno dello stabilimento «Tubighisa» di Cogoleto, un'azienda che ha un organico di circa 500 operai, di proprietà al 75 per cento della Flnsider. Alle 4,45 di domenica mattina due operai, dipendenti dell'Impresa «Pietro Pesce» che si occupa da anni della manutenzione della fabbrica, stavano lavorando all'interno del forno «Cubilotto» (l'impianto era stato spento venerdì sera). All'improvviso sono scaturite non si sa ancora bene come due alte lingue di fuoco, che hanno avvolto le tute Ignifughe indossate da Giovanni Arrivabene, 55 anni, di Cogoleto e Luigi Fazzarl, 28, di Varazze. Il primo è riuscito a trascinarsi fuori dal forno, largo un metro e mezzo e alto circa 13 metri attraverso una scala Interna, il secondo è invece rimasto esanime sul pavimento. Arrivabene è morto ieri mattina all'ospedale San Martino, Fazzari si è Invece spento al centro ustionati di Genova Sampierdarena alle 15 di domenica. Due ore dopo la tragedia il capoforno Berlino Buscaglia, 48 anni, di Varazze, lo stesso che aveva soccorso i colleghl, si è nuovamente calato nella camera di combustione, dove la temperatura era di 20°. Aveva appena recuperato il portafoglio di uno del due compagni, quando una fiammata ha avvolto la sua tuta. L'uomo è morto per ustioni. L'amministratore delegato della «Tubighisa», ingegner Danilo Parazzl, e il direttore amministrativo, dottor Carlo Iester, nel corso di una conferenza stampa hanno dichiarato di non riuscire a spiegare In nessun modo la dinamica della sciagura, impiegabile anche per il consiglio di fabbrica. m. n.

Persone citate: Arrivabene, Carlo Iester, Danilo Parazzl, Fazzari, Giovanni Arrivabene, Pietro Pesce

Luoghi citati: Cogoleto, Genova, Varazze