Ebla rivela al mondo altri segreti

Ebla rivela al mondo altri segreti Archeologi italiani in Siria scoprono un edificio del 2600 avanti Cristo Ebla rivela al mondo altri segreti TEL MARDIKH (Siria) — La civiltà di Ebla, l'impero siriano , del terzo millennio avanti Cristo, la scoperta dei cui archivi dieci anni fa rese necessario riscrivere tutti i libri di storia antica, si è sviluppata almeno tre secoli prima di Quel che si sapesse. Ne hanno trovato la prova gli archeologi italiani che da 21 anni stanno conducendo a Tel Mardikh, nel Nord della Siria, una serie di scavi tra i più fruttuosi e sensazionali di tutti tempi. Quella che il professor Paolo Matthlae, dell'università di Roma, e t suoi collaboratori hanno riportato in luce in questi giorni è soltanto parte di un edificio del Quale si ignora ancora la funzione, ma che sicuramente risale ad almeno 2600 anni prima di Cristo. Fu cioè costruito trecento anni prima del palazzo reale di Ebla ed era già in rovina Quando Questo si sviluppò sulla stessa acropoli. Una decina di vani, per 26 metri di lunghezza, hanno fornito a Matthlae la confer¬ ma che cercava da tanto tempo: Ebla era già una città importante, culla di una cultura originale, molto prima che re- gnassero le dinastie finora conosciute. •Nel 2300 avanti Cristo spiega il professor Matthiae Ebla era 11 centro di una civiltà che si estendeva dall' Eufrate alla catena montuosa del Tauro. I documenti scoperti nel palazzo reale dieci anni fa ci hanno rivelato che in origine le sue istituzioni erano state influenzate dai Sumeri e dalle città mesopotamlche, ma In seguito si erano sviluppate diversamente. Per esemplo, 1 re di Ebla conoscevano gli dei della Mesopotamia, ma adoravano divinità differenti, di chiara origine siriana. Immaginavamo quindi che prima della costruzione del palazzo vi fosse stata una fase di sviluppo piuttosto lunga, in cui vennero gettate le basi del nuovo impero. L'edificio scoperto ora è la prima testimonianza concreta di questa fase. In esso abbiamo trovato ceramiche di fattura completamente diversa da quella mesopctamlca, che dimostrano come Ebla si fosse ormai staccata dal vecchio modello». L'arrivo dell'autunno ha imposto di sospendere gli scavi. Soltanto con la bella stagione si potrà conoscere la parte dell'edifico ancora sepolta e cercare di capire a che cosa servisse. Parte di un palazzo o di un tempio? «Quello che è certo — afferma Matthiae — è che una costruzione tanto imponente non poteva essere una semplice casa privata». Anche il palazzo reale del 2300 continua a riserbare sorprese. Scavando un'ala ai piedi dell'acropoli, gli archeologi italiani hanno trovato, tre settimane fa, alcune tavolette che potrebbero far parte di un archivio ancora sepolto. Ai limiti meridionali dell' acropoli, Matthiae e i suoi assistenti hanno avuto una sorpresa: il palazzo reale è troncato da una grande muraglia. Si tratta di un bastione costruito verso il duemila avanti Cristo, Quando già il palazzo era stato saccheggiato e incendiato e una nuova Ebla sorgeva sulle ceneri

Persone citate: Matthiae, Paolo Matthlae

Luoghi citati: Mesopotamia, Roma, Siria