Gli Style Council in Italia «Resusciteremo il rock» di Marinella Venegoni

Gli Style Council in Italia «Resusciteremo il rock» Comincia a Roma, domani sera, la tournée italiana Gli Style Council in Italia «Resusciteremo il rock» ROMA — I percorsi della musica giovanile si sono fatti più misteriosi, meno prevedibili nell'impianto della partitura e nella traccia delle sonorità., le abitudini canoniche del vecchio rock'n'roll vanno scolorendo nella memoria. I concerti diventano nuovamente fatti musicali, non soltanto riti di consumo collettivo, e 11 pop si apre alla fantasia e all'inventiva come un canovaccio d'uso dentro il quale tuffare gli strumenti più duttili della creatività. Il pop è diventato un contenitore, insomma, una scatola di suoni dove non valgono più 1 generi, 1 filoni musicali, le divisioni per bande o per gruppi. E allora può accadere di incontrare due musicisti come Paul Weller e Mick Talbot — quello leader dei mitici Jam, questo tastierista e voce del Dcxy's Midnlght Runners — e di scoprire che non c'è etichetta che abbia senso con la loro musica, perché non fanno Jazz e nemmeno rock, non fanno soul e nemmeno rap, non fanno R & B, neanche ■tradltlonal», eppure fanno di tutto questo in Shout to the top, o in Ghost of Dachau, si sentono gli echi, la memoria, le emozioni. •E' vero, c'è questa eco nella nostra musica», ci dice Mick Talbot al telefono da Manchester, mentre si prepara a partire per essere a Roma domani sera, per il concerto d'apertura di una breve tournée Italiana. «Afa questa eco è il risultato d'una semplice considerazione: che niente nella musico è ormai originale. Lavoriamo tutti sulle tracce del passato, tentando di inventare semmai una sonorità che sia il respiro e la voce del tempo d'oggi. Io ho 26 anni, e confesso con tutta tranquillità che in quello che suoniamo io e Paul Weller c'è tutta la musica ascoltata negli ultimi 20 anni». In meno d'un anno, e con un solo Lp, Café Bleu, gli Style Council di Weller e Talbot sono diventati una delle formazioni di punta del linguaggio musicale. «/{ rock è vecchio — ci dice ancora Mick Talbot — era diventato una macchina rigida, sclerotica, sapevi già cosa ti dovevi aspettare sempre; la creatività moriva d'asfissia. Noi stiamo cercando di rinnovarlo, stiamo tentando di capire come liberarci da quell'impalcatura e verso quali strade muoverci». Gli Style Council — che proseguiranno la tournée martedì sera a Bologna e mercoledì a Milano, al «Rolllng Sterne. — sono ancora come un progetto musicale, una forma espressiva che si modifica e si cambia incessantemente. Usano strumenti elettrici e acustici, tentano un recupero più direttamente espressivo della vocalità, spaziano Uberamente lungo le frontiere della musica giovanile. Ci dice ancora Talbot: «JVon so che tipo di musica faremo fra un anno, o tra due... Noi suoniamo, ma anche ascoltiamo, guardiamo, viviamo: e tutto finisce nella nostra musica. Amo il ricordo di Otis Redding, la robustezza di Smokey Robinson, la felicità ritmica del Motoum; amo la blackmuslc e il jazz. La sola cosa che vorrei è che la mia musica, la musica degli Style Council, diventasse la musica degli Anni Ottanta, che avesse cioè la capacità di essere la colonna sonora di questo nostro tempo». Marinella Venegoni liimii liimii Paul Wcllcr e Mick Talbot: una musica che non è jazz, rock, soni, rap, ma tutto questo insieme

Luoghi citati: Bologna, Italia, Manchester, Milano, Roma