Scultore e patriota

Scultore e patriota VISITA AL- MUSEO VINCENZO VELA Scultore e patriota Chi era costui? Per la maggior parte dei torinesi il ricordo del grande scultore patriota, ticinese di nascita ma italiano di adozione, è legato soltanto al monumento di corso Stati Uniti in cui 11 savlgllanese Annibale Galateri 10 raffigurò in bronzo mentre scolpisce 11 suo Napoleone morente in marmo. Eppure Vincenzo Vela con 11 suo Alfiere «simbolo dell' Italia ottocentesca* che ancor oggi brandisce il tricolore e la spada nel bel mezzo di una piazza (dove egli lo volle come sfida all'Austria imponendosi al tentennante consiglio comunale), per poco non Indusse l'imperatore Francesco Giuseppe a dichiarar guerra sin dal 1857 al piccolo e spavaldo Regno sardo. Oggi a proporre la riscoperta storico artistica di quel singolare artefice del Risorgimento armato di scalpello è un gruppo di universitari della Terza età allievi del professor Massara. L'invito è una gita alla terra dove Vela nacque nel 1820, Llgornetto, nel cuore del Canton Ticino, (da Torino meno di tre ore tutte di autostrada) a visitare il Museo Vela (aperto sino al 15 novembre). Quando, scalpellino nelle .^SXSJlLSSSSiSlQ- vi^senzo decise* di*studiare, raggiunse il fratello Lorenzo in Lombardia dove presto con le sue opere audacemente realistiche si impose negli ambienti d'arte. Gloria breve: a farlo cacciare — racconta il conservatore del museo Giuseppe Casanova — fu, nel 1851, la statua di Spartaco, lo schiavo ribelle, che Manin ammirava come espressione della rivolta di popoli contro lo straniero. Vela si rifugiò a Lugano, centro di incontro degli esuli, poi, nel 66, a Torino, chiamato da Cavour a tenere la cattedra di scultura all'Accademia. Il museo di Llgornetto è ambientato nella stessa casa dei Vela, progettata da Ci¬ pccq1zggiaraRdsbctvC priano Aimetti, architetto di casa relè, dove due stanze circolari all'ombra di una quercia centenaria accolgono 1 gessi del maestro. Due stanze che, con 1 personaggi raffigurati nel calore dorato del gesso, sembrano ricucire idealmente la storia degli anni di Cavour nell'atmosfera esaltata di rivincita e di ambizioni. Sono gli anni del Regno d'Italia e del traforo del Fréjus. Vittorio Emanuele II, nascosto in una nicchia d'ombra sotto 11 portico del municipio a Torino, a Llgornetto trionfa nella maestà della divisa accanto al Garibaldi di Como. v> sin> Due statue dello scultore di origine ticinese Vincenzo Vela

Luoghi citati: Austria, Canton, Como, Italia, Lombardia, Lugano, Torino