Sulla bicicletta di Leonardo

Sulla bicicletta di Leonardo Le «famose macchine» in mostra da ieri nella Palazzina di Stupinigi Sulla bicicletta di Leonardo Fantastico itinerario attraverso le geniali intuizioni di «un uomo pratico in cerca di teoria» - La rassegna si articola in tre sezioni: terra, aria e acqua - Un aeroplano che non vola e un paio di sci per camminare sulle onde - Un videodisco ha memorizzato oltre 400 disegni che si possono leggere su uno schermo La mostra su Leonardo che. da Ieri, s'è aperta nella Palazzina di caccia di Stupinigi è un Itinerario lungo le Intuizioni di «un uomo pratico in cerca di teoria-: disegni e progetti d'un gigante che, digiuno, o quasi, di matematica, di filosofia, di letteratura, contrappone Yempirico delle arti meccaniche a quella che, nel suo tempo, era considerata la vera scienza, Rivalutazione del lavoro di Bottega (d'obbligo, in questo caso, la maiuscola) che diven¬ ta, a sua volta, scienza c filosofia nell'inseguimento d'una utopia: liberare l'uomo dalla fatica. E poco importa se, concretamente, l'aeroplano di Leonardo non è In grado di volare, 11 suo carro automatico non riesce a percorrere un solo metro, la sua bicicletta non corre. Non si tratta di progetti, ma, spesso, di idee che sopravanzano l'epoca in cui sono state pensate: necessitano che il susseguirsi dei secoli affini la tecnologia e le cali nel mondo del possi¬ bile, trasformandole da precognizioni in realizzazioni. La rassegna di Btupinigl, curata dal leonardtsla prof. Agusto Marinoni in collaborazione con gli assessorati alla Cultura del comuni di Torino e Nichelino e l'Ordine Maurlzlano è mostra nella mostra: macchine terrestri, volanti e acquatiche nello sfavillare di stucchi e nelle glorie di nuvole che adornano gli appartamenti e le sale; reali. La parte che comprende le straordinarie macchine ter- restri è ordinata nell'atrio della Palazzina (anticamente c'erano qui le scuderie). Offre, fra l'altro, alla meraviglia dei visitatori l'automobile e la stupefacente bicicletta' realizzate, come tutte le altre cinque macchine e 1 quattro ingranaggi, dalle mani del designer Giovanni Sacchi. La sezione Aria è allestita nel salone centrale a pianta ellittica dove Juvarra ha ottenuto uno straordinario effetto scenografico: ecco il grande paracadute (non è di Leonardo, ma serve a lllu- strare la filosofia d'una esposizione che, pur focalizzata sul genio di Vinci, vuol guardare anche alle intuizioni e alle Invenzioni di predecessori e successori). Ecco il gigantesco modello che riproduce il sogno del volo umano: ali mutuate da quelle delle aquile per sfruttare le correnti ascensionali in un mal realizzato lancio dalla cima-d'un monte. Ecco 1 disegni d'un antenato dell'elicottero in cui la l'elica (la vite) «si fa da sè la femmina nell'aria*. La cappella di S.Uberto e la galleria di ponente (collegava la parte pia antica dell'edificio con l'appartamento riservato, in origine, al Duca di Savoia) ospitano la sezione /legna: tra il restoV progetti di navi con pale mosse dalla forza degli uomini, una sorta di sci-canoa per camminare sulla superficie del mare o d\ un lago, 11 palombaro e la lunga serie di disegni, leonardeschi e no, che trattano dal 1400 al 1600 il tema dell'uomo che scende e lavora sott'acqua. Accanto a queste tre sezioni, il settore dell'Informatica.' Un elaboratore consente di osservare circa 400 disegni di Leonardo, memorizzati su un videodisco collegato ad un computer. Un secondo cervello elettronico; inoltre, offre al visitatore una ricerca che, analizzando demografia, industria, commercio, agrièoltura ed urbanizzazione nell' Italia dal '400 al '600, è cornice storica al viaggio nel Laboratorio su Leonardo. Bena|«> Rizzo A Stupinigi, nella stupenda sala dello .Invarrà, sono esposte le «macchine» della sezione Aria

Persone citate: Agusto Marinoni, Bena, Giovanni Sacchi, Juvarra, Leonardo Fantastico

Luoghi citati: Italia, Nichelino, Stupinigi, Torino