Nelle grotte di Marabar

Nelle grotte di Marabar DAVID LEAN: PERCHE' HO GIRATO «PASSAGGIO PER L'INDIA» Nelle grotte di Marabar Il regista di «Lawrence d'Arabia» parla del nuovo film tratto dal grande romanzo di Forster - Le famose caverne diventano il luogo emblematico dello scontro fra il puritanesimo vittoriano e l'esotismo indiano - Una giovane donna intrepida alla scoperta del continente proibito - «Il pubblico uscirà discutendo i personaggi che ha appena visto» LONDRA — «Voglio dirigere un tipo di film dal quale il pubblico esce discutendo 1 personaggi che ha appena visto», dice David Lean, 25. Oscar, 76 anni, l'aspetto di un bel patriarca, i lineamenti /ini, «film come II cittadino Kane. Mi piace raccontare storie. Forse in certi ambienti questo è fuori moda, adesso, ma è un'abitudine che abbiamo con noi da quando vivevamo nelle caverne, e non quelle nelle colline di Marabar». Le caverne di Marabar sono quelle che Adela Quested, giovane inglese, vede in una fotografia incorniciata appesa al muro dell'agenzia londinese dove compra il biglietto per l'India. Sarà un lungo viaggio per nave, pieno di aspettativa. E in una di, quelle oscure caverne succederà qualche cosa che cambierà la vita di Adela e di chi le è vicino. Stiamo parlando di Un passaggio per l'India, il film che David Lean ha appena finito di montare e che sarà distribuito nel marzo del 1985. Fedelmente tratto dal famoso, grande romanzo di E. M. Forster, la maggior parte del film è stata girata nelle viciname e nella città di Bangalore. La troupe di 74 tecnici inglesi e 161 indiani ha anche girato a Ootacamund, nei pressi di un lago in Cashmere, a Misore, Delhi, Bombay, e nel Nepal. Da David Lean, autore di film visualmente splendidi (come Lawrence d'Arabia, Il ponte sul fiume Kwal, La figlia di Ryan, ecc.) non ci si può aspettare che una magnifica carrellata sull'India. E anche di più. Inoltre, l'India è tanto di moda oggi nella cinematografia inglese dopo il successo di Gandhi: la Bbc non fa che sfornare nostalgiche saghe coloniali, ambientate negli Anni Venti, proprio come questo Passaggio per l'India. Perché c'è. tutto un rimpianto imperia (e che cade sul mondo anglosassone come già avvenne nella ' Vienna post-tirigàrica alla caduta dell'Impero, nella grande ondata della decadenza che produsse però grandi ingegni, nuove forme artistiche. La storia di Forster analizza tutti gli errori della colo-, nizzazione britannica e li analizza prima del tempo, quando non era di moda farlo e quando, per l'appuntò, creò molte controversie. Il centro della storiai sia del ro- manzo che del film, è quella ragazza inglese, Adela, die. va all'estero per la prima volta in vita sua, il cui risveglio di adulta coincide o viene precipitato dall'impatto con il subcontinente indiano. Quando Adela accusa il dott. Aziz, giovane attraente musulmano, di aver cercato di stuprarla nelle grotte di Marabar, e quando, poi, durante il processo, ritratta, la piccola comunità anglosassone di Chandapore è in subbuglio. L'attrice La parte di Adela non era facile, né era facile trovare la persona adatta. David Lean scelse Judy Davis. Spiega Lean: «L'avevo già vista In La,brillante carriera. Poi le ho parlato. Per la parte occorre una ragazza rìservatissima che, In un primo momento, non deve colpire particolarmente, mentre, come la si conosce, rivela nascoste' profondità. Il primo impatto dell'India su qualsiasi persona è Interessante, ma su una come Adela Quested, che si sta svegliando sessualmente, è enorme». Era da tempo che David Lean voleva trarre un film dal romanzo di Forster, ma i diritti erano bloccati. «Nell' estate dell'82, dice il famoso regista, John Bradbourne. che lo avevo incontrato una1 sola volta, disse che voleva vedermi». Bradbourne, che era nato in India, aveva incontrato Forster a Cambridge nel 1970 e si era assicurato — ma solo verbalmente — i diritti per il film. Forster moriva lo stesso anno e dovevano passare altri dieci anni prima che il King's College, esecutore letterario dello scrittore, desse il proprio assenso. Bradbourne, che ha prodotto l «classici» tratti dai gialli dì Agallici Christie, sapeva che se avesse potuto garantire David Lean, avrebbe avuto una risposta positiva. «Poiché sapevo che aveva appena comprato 1 diritti 'per II passaggio per l'India, lo spaventai chiedendogli subito: "Che cosa succede in quelle grotte"?». Cosa avvenne in quelle grotte scure dove la civiltà anglosassone nel panni di Adela si incontra o si scontra, forse anche fisicamente, con quella indiana, è il mistero del libro, è il nodo che ha fatto arrovellare critici e lettori per decenni, da quan-do cioè il romanzo fu pubblicato con grande successo e scalpore nel 1924. E. M. Forster, che era timido ma seve¬ rissimo, con l suol occhi pripi e intolleranti crocifisse il posero interlocutore che gli aveva posto la domanda: •Che cosa successe in quelle grotte?». Con una vocino appena intinta di canzonatura rispose: «E secondo lei, cosa successe?». Ambiguità Difatti quel che successe, esattamente, non è la cosa importante del romanzo, ma' 10 è il dubbio, l'ambiguità. E le conseguenze. Tutto un modo di vivere, di concepire le cose, tutta una civiltà è messa sotto processo dalla parziale penna di Forster. Se Adela e la madre, Mrs. Moore, un carattere eccentrico in verità profondamente inglese (interpretato da Peggy Ashcroft), rappresentano la donna inglese che, da sola, sconfisse l'Impero, lo travolse, lo puritanizzò, cercò di evangelizzarlo, di cambiarlo, 11 dottor Asie (interpretato da Victor Banergee) è l'India, il mondo dell'esotico, del diverso, del proibito. «In questa storia ci sono sei personaggi meravigliosi», dice David Lean: «Questo sarà un film curioso e stimolante perché 11 libro è curioso. CI sono molti punti oscuri come, nella vita, nella realta. Si incontra della gente, si capiscono certi aspetti, ma altri sono nascosti e bisogna indovinarli. Questo tipo di gioco mi Intriga enormemente». Alee Guinness recita nella parte del bramino Godbole; questo tra i più grandi attori inglesi è un 'fedele* di Lean, dal 1946, da quando lavorarono insieme in Great Expectatlons e, due anni dopo, sempre in un personaggio creato da Dickens, in Oliver Twist. Più tardi Guinness divenne l'inflessibile colonnello Nicholson ne Il ponte sul fiume Kwal, poi il principe Feisal in Lawrence di Arabia e il generale in Il dottor Zivago. Ronny, fidanzato inglese di Adela, è Nlgel Havers che ha debuttato nel fortunato Charlots of Fi re; e anche V unico del gruppo ad avere conosciuto Forster quand'era all'Università di Cambridge. Ronny è l'aspirante magistrato dell'Indtan Civil Service che Adela va a incontrare: se la vita coloniale le sarà congeniale, lo sposerà. Quando Adela, accompagnata dal- ' la madre, arriva a Chandapore, scopre che i suoi compatrioti vivono perfettamente isolati dall'ambiente. Ma Adela e la madre, donne Intrepide, no: vogliono vivere ■la loro India e conoscerla. E' nella cadente moschea che Mrs. Moore incontra il giovane musulmano con il quale sviluppa una forte amicizia. Ed è Aziz che, al tè organizzato da Mrs. Moore, invita tutti alle grotte di Marabar. Il programma, però, fin dall' inizio non va secondo i piani. E quelle caverne che Mrs. Moore, semisvenuta, non vuol continuare a visitare, diventano l'India nei suol ■misteri e pericoli. •I grandi film, dice Lean, si fanno con un gruppo di debiti maniaci» e con i suoi maniaci Lean, che è nato a Croydor il 25 marzo 1908, che trova difficilissimo innamorarsi di una storia per farne vun film nel quale credere, ha finito il suo Passaggio per 1' india* due anni di lavoro. Dopo averlo educato a una scuola quacchera il padre lo voleva avviare alle sicure e tediose scrivanie del notaio. Ma già a diciannove anni David Lean sapeva di voler lavorare nel cinema. E nel 1927 era Impiegato dalla British Gaumont: faceva il tè negli studi cinematografici e lo serviva meticolosamente. Da maniaco. Gaia Servadio L'attricc Judy Davis impersona Adela, la giovane donna combattuta tra le tentazioni e le paure di una civiltà sconosciuta