Fisco, Visentini risponde martedì di Stefano Lepri

Fisco, Visentini risponde martedì Fragile intesa nella maggioranza, il ministro studia gli emendamenti de Fisco, Visentini risponde martedì Il disegno di legge dovrebbe portare diecimila miliardi alle casse dello Stato -I comunisti condizionano il sì sulla finanziaria alle misure ahti-évasione - La Confesercenti denuncia intimidazioni Confcommercio ROMA — n ministro delle Finanze Bruno Visentini sta studiando le proposte de per cambiare il suo disegno di legge. Martedì darà la sua rispasta. Ieri è stata rinviata la riunione della commissione senatoriale che esamina il provvedimento: di cinque sedute previste nella settimana, se ne sono fatte due. Ieri 1 comunisti hanno dato una mano al ministro, dichiarando che non lasceranno passare in Parlamento la legge finanziarla '85 prima che sia approvata la «Visentini.. L'Intesa raggiunta giovedì sera dai capigruppo della maggioranza è esile per 1 contenuti e fragile a causa del clima politico. Le questioni principali sono appunto fra 11 ministro republlcano e la de. «A me sembra — riferisce 11 vicecapo gruppo liberale, senatore Attillo Bastianlnl — che ci sia una seria possibl lità di incontro fra le posizioni di Visentini e le nostre, e anche quelle del socialisti, mentre è risultata meno chiara la posizione della de, questo bisogna dirlo, le cose giù ste bisogna sempre dirle. La de è stata meno disponibile a consentire sulle ipotest di soluzione.. Il disegno di legge Vlsentl ni, con la riduzione delle evasioni fiscali e un più congruo pagamento di imposte da parte dei lavoratori autonomi e dell'impresa minore, dovrebbe fruttare come si sa circa diecimila miliardi. L'occasione è stata colta dal pel per affermare, ieri, che la «Visentini» deve essere approvata prima della legge ti nanziaria «perche* ne costituì tee il principale cespite di entrata». n responsabile economico comunista, Alfredo Reichlln. e il capogruppo alla Camera, Giorgio Napolitano, hanno accusato ieri gli esponenti della maggioranza al Senato di non rendersi conto di questa connessione. E' chiaro che un'provvedimento ampio come la «finanziaria» non pub essere approvato in tempo (entro 1131 dicembre) senza che il principale partito di opposizione dia via libera. Anche l'annuncio che il periproporrà come emendamenti alla finanziarla le proposte per completare la manovra fiscale pare avere 1senso di un appoggio a Visentini. Con li nuovo incontro della maggioranza martedì, la commissione Finanze e Tesoro del Senato non potrà riprendere l'esame del disegno di legge prima di mercoledì mattina. I ritardi si accumulano, e già nella migliore delle ipotesi il provvedimento non giungerà in aula prima del 30. Martedì prossimo sarà 11 giorno della «saracinesca selvaggia»: un giorno di protesta che divide al suo Interno il mondo del lavoro autonomo e dell'impresa minore. Quanti negozi, pubblici esercizi, imprese commerciali chiuderanno davvero, se- guendo l'Indicazione della Confcommercio? La Confesercenti, che non aderisce, denuncia intimidazioni contro 1 negozianti'che non intendono chiudere: «a Torino, Alessandria, Pestarn. L'Aquila, Bari, e soprattutto a Roma I punti di dissenso nella maggioranza riguardano ancora tutti 1 capisaldi del provvedimento, a cominciare dall'art. 4 (forfait dell'Iva) il primo da discutere in commissione. La de ha consegnato a Visentini una bozza di emendamento in cui un'ampia fascia di contribuenti Iva medio-piccoli viene sottratta — cosi sostiene il senatore Francesco D'Onofrio che ne è l'autore — .ali'alternatlva fra un regime forfettario scomodo e una contabilità ordinarla che è onerosa». La de prevede in alternativa al forfait per questa fascia un tipo di contabilità a mezza via fra la .semplificata» (che Visentin! preferisce chiamare «inesistente») eia «ordinaria». Ma il ministro è molto dubbioso. Ancora'piu grande è la distanza fra 1 partiti a proposito del forfait per l'imposta sul redditi e degli «accertamenti Induttivi». Stefano Lepri

Luoghi citati: Alessandria, Bari, L'aquila, Roma, Torino