Bobbio, sapore amaro di una battaglia vinta di Luigi La Spina

Bobbio, sapore amaro di urta battaglia vinta IL CONVEGNO IN ONORE DI UN MAESTRO Bobbio, sapore amaro di urta battaglia vinta TORINO jj- Anche la sua vittoria conservali 11 sapore amaro della sua: battaglia. Bobbio ha vinto e, Torino, In questi giorni, gli celebra il' meritato trionfo. Dopo trent' anni ha sconfitto padri, figli e nipotini di Stalin e di Zdanov, ha convinto la sinistra che la libertà è 11 socialismo, anche se 11 socialismo non è solo la liberta, ha spento sulle labbra di politici e amministratori il sorriso di scherno per la parola «morale». Eppure nessun. compiacimento, al di là di un pizzico di giusta retorica d'occasione, aleggia Intorno a lui e fra i partecipanti al convegno sulle sue idee,-cominciato giovedì nell'aula magna dell' Università e proseguito ieri nella sala dei Consiglio regionale piemontese, in occasione del suo abbandono dell'Università per 'aver raggiunto 1 75 anni. La «sua» democrazia ha vinto e resistè, ma è lui stosso a denunciare 11 grave scarto fra «democrazia reale» e quella per cui ha lottato per tanti anni. Anche la pace ha finora vinto, ma, come ha osservato ieri Eugenio Garin In una brillantissima relazione, Bobbio trema davanti *allincosctenza con cui l'umanità sta preparando Usuo ultimo viaggio». I! E' difficile condensare In poche parole 11 senso di clnquant'annl'dl studi e di studi su cosi diversi fronti. Ma 11 ^nocciolo intorno al quale tutti coloro che stanno discutendo In questi giorni sul pensiero di Bobbio girano per definirlo è quello della necessaria osservanza): delle» «regole del gioco». La nostra democrazia non funziona o funziona male, sostanzialmente perché non tutti rispettano le regole della partita. II privato invade 11 campo del pubblico e viceversa, il potere Invisibile occupa 11 terreno di quello visibile. Se è davvero giusta questa «chiave» per Intendere il pensiero di Bobbio, cosi si può interpretare la sua grande vittoria sul terreno del rapporto fra cultura e politica. Alla metà degli Anni 50, gli anni più bui dell'ortodossia gramsciana, usciva quel suo libro. Intitolato proprio Politica e cultura, che diede una coraggiosa sferzata alle tesi allora Imperanti sull'.Intellettuale organico». Molto tempo dopo, quella lezione fu ripetuta contro 1 tanti cattivi maestri degli Anni 70, gli anni di piombo. E ora, quando sembra che la lezione sia stata imparata a memoria, quando, come dice Salvatore Veca, c'è un 'Unanimismo sospetto» sul fondamento delle tesi di Bobbio, c'è un'altra sfida agli intellettuali d'oggi, quella y v contro la rassegnazione alla guerra nucleare. Ed è proprio sui suol scritti di questi ultimi anni, di questi ultimi mesi che si è acceso un nuovo scontro polemico di cui 11 convegno da, dietro le quinte ufficiali, testimonianza. Bobbio, che per 50 anni si è rivolto alla sinistra e che continua a rivolgersi alla sinistra, sembra spegnere a questa parte politica non solo tante Illusioni, ma perfino quel diritto all'utopia del cambiamento senza il quale la sinistra pare perda l'identità. Bobbio parla di 'Compromesso costituzionale», di %accettazlone del presente». Questo vuol dire realismo o rassegnazione? Qual è 11 confine fra disincanto e rinuncia? Castronovo ieri, come Veca d'altra parte, annunciava battaglia su questo fronte e, viste le premesse di questi giorni, certamente queste ultime posizioni di Bobbio riaccenderanno dispute e contrasti. A una età In cui, in genere, si assiste serenamente all' Imbalsamazione del proprio pensiero, Bobbio continua 11 suo cammino di «provocazione», di quella che Ieri Malteuccl chiamava campagna di 'igiene mentale». E proprio un suo fedelissimo allievo, Luigi Bonanate, dava Ieri una spiegazione a questo continuo rifiuto di Bobbio alle attese consolatorie della gente, «fi suo successo, l'aver vinto, diceva, spinge a chiedergli ricette politiche. Ma lui ci ha sempre abituato alla ricerca critica, da lui abbiamo magari sentito arrivare rimproveri e consigli, mal direttive». E' 11 suo limite, dicono. Ma forse è il suo maggior merito. Luigi La Spina

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