Parla Berlusconi di Mario Pirani

Parla Berlusconi Dopo l'oscuramento delle sue tv private Parla Berlusconi «Danno enorme per 1400 aziende» «La legge ci consideri come la Rai» «Ecco dove prendo i miei soldi» ROMA — •Stupore, sconcerto, amarezza, rabbia: questo ho provato. Anzi, al primo momento, ho pensato ad uno scherzo di cattivo gusto, poi mi sono dovuto convincere che era proprio vero. Uno lavora duro, ami lavoriamo tutti come del matti — pensi che la vigilia ero andato a letto alle tre e che i montatori di "Premlatissima" non avevano staccato per trenta ore di fila — per mandare avanti un grande settore industriale privato che prima neanche esisteva in Italia, ed ecco con un colpo improvviso tutto viene messo in pericolo: Silvio Berlusconi, il gran patron di Canale 5, Italia 1 e Retequattro, non riesce a contenere lo sconforto anche se durante l'Intervista nella sua nuova bellissima casa romana dalle parti di piazza Navona — non ci sono neppure le scale ma una rampa circolare di mattonato che nel palazzi patrizi serviva per far salire a cavallo gli ospiti ai piani superiori — seguitano ad arrivare telefonate rassicuranti: da una serie di ministri a Montanelli, a Mike Bongiorno chiamano tutti, e tutti ce l'hanno con quel tre sconsiderati pretori, sospetti di un dissennato attacco di protagonismo. —Dica, con la propensione Italiana a quella che si chiama «dietrologia», non le è venuto Il sospetto che quel tre siano stati sollecitati da qualcun altro? •A sentir loro la coincidenza ricll'inizìaliva è solo casuale. Eppure è abbastanza strano che dopo cinque anni di presunta illegalità si siano decisi tutti e tre nello stesso giorno a porre fine al "reato": — A quanto ammonta II danno del video oscurati in Piemonte, Lazio e Abruzzo? •E' enorme. Ma non solo per noi. La tv commerciale non è un'azienda come le altre: 1400 imprese vendono i loro prodotti anche grazie alle possibilità di pubblicità che noi offriamo, i loro plani di espansione, i loro bilanci sono concepiti su questa base. Per questo la tv privata (quella pubblica aveva la ■pubblicità contingentata e sottoposta al monopolio Sipra) è diventata rapidamente una componente strategica essenziale dell'economia Italiana e ciò spiega, ad esemplo, l'intervento còsi preoccupato, al nostro fianco, del ministro dell'Industria e della Confindustria». — E I danni diretti per le vostre reti? Con 800 miliardi di fatturato annuo, ogni giorno di chiusura partono due miliardi... «JVo, circa il 20 per cento, quello corrispondente alle regioni "oscurate". Per ora, comunque, possiamo già valutare la perdita in alcune decine di miliardi. Se la situazione, però, si prolungasse l'impatto diverrebbe insopportabile. La verità è che, con un settore ad altissimo investimento di capitali, non potremmo reggere se proprio nel momento In cui si determina-. no i budget pubblicitari del nuovo anno tre regioni, tra cui due decisive, ventssero a lungo tagliate fuori. Di fronte abbiamo un colosso come la Rai, che raccoglie di soli canoni 700 miliardi (l'anno prossimo 1000) e che può farsi ripianare le perdite dallo Stato. Tenendo presente questa realtà, ci si rende anche conto di come sia insidioso e dirompente l'attacco sferrato non solo alla tv commerciale ma al settore privato nel suo assieme. Per questo speriamo che la crisi venga presto superata-. — E gli ascoltatori? •Potremo, quando, come spero, saranno riprese le trasmissioni, mandare in onda le puntate perdute di "Dallas" o delle telenovelas. La reazione Mario Pirani (Continua a pagina 2 In quinta colonna)

Persone citate: Berlusconi, Mike Bongiorno, Montanelli, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Abruzzo, Italia, Lazio, Piemonte, Roma