Vertice con Scalfaro a Sassari contro l'offensiva dell'Anonima

Vertice con Seal faro a Sassari contro l'offensiva dell'Anonima Allarmante ripresa dei rapimenti: sette in sei mesi Vertice con Seal faro a Sassari contro l'offensiva dell'Anonima Nelle mani dei banditi ci sono ancora tre ostaggi - Si è abbassata la guardia dopo i successi conseguiti negli scorsi anni? - Appello dell'arcivescovo di Cagliari DAL NOSTRO CORRISPONDENTE CAGLIARI — Il bilancio è allarmante: 7 sequestri di persona dalla fine dello scorso maggio, 3 ostaggi ancora nelle mani del banditi, una trentina di pericolosi latitanti in attività, una cappa di paure e di angoscia che grava sull'Isola facendo nascere progetti di fuga in turisti e imprenditori. Di colpo, insomma, la Sardegna è tornata Indietro di anni, rivive le angosce di un passato che pareva dimenticato. E' questo 11 quadro che verrà Illustrato al ministro degli Interni Oscar Luigi Scalfaro, che stamane giungerà a Sassari per presiedere in prefettura un vertice nel corso del quale saranno messe a punto le contromisure per arginare la nuova ondata di criminalità. Il «summit» è stato preceduto da un incontro svoltosi Ieri a Cagliari tra un Inviato del ministro, Giovanni Polito, direttore centrale della polizia criminale, ed 1 responsabili dell'ordine pubblico in Sardegna, oltre al prefetto di Cagliari Enrico Parodi. Si è trattato di una riunione tecnica, al termine della quale nessuno ha rilasciato dichiarazioni. Le iniziative messe a punto saranno Illustrate oggi dal ministro Scalfaro. L'appuntamento è atteso con un misto di curiosità e di preoccupazione dal settori più sensibili dell'opinione pubblica. Si paventa un ritorno alle strategie del passato, quando per tentare di arginare l'attività delle bande di sequestratori non si riuscì ad andare oltre all'impiego di centinaia di «baschi blu», truppe specializzate che stringevano d'assedio 1 paesi della Barbagia senza ottenere altri risultati che quello di allargare il fossato tra Stato e popolazioni, nelle quali è stato sempre vivo un atteggiamento di ribellione e di scontro nei confronti del potere centrale. Nessuno ha In Sardegna ricette pronte, indicazioni immediate sul come affrontare l'emergenza. Anche perché 11 fenomeno del rapimenti si è riproposto in termini assolutamente nuovi e con una virulenza non preventivabile neanche dal più pessimisti. Forse, si sottolinea negli ambienti giudiziari, si è abbassata la guardia dopo 1 colpi lnferti negli scorsi anni alle varie bande: circa 200 persone in carcere, indagini finalmente chiuse su episodi di criminalità E' mancata probabilmente l'opera di prevenzione. Nel commissariato di Porto Cervo prestano servizio in questo periodo 13 uomini: come stupirsi allora se un commando ha potuto prendere In ostaggio l'albergatore Tiziano Villa, a Baia Sardinia, e allontanarsi senza che, per 12 ore, nessuno si rendesse conto dell'accaduto? A Porto Cervo c'è anche la caserma del carabinieri, ma evidentemente tutto ciò non basta, nonostante la collaborazione delle guardie giurate del consorzio della Costa Smeralda. I controlli sul territorio dovrebbero avere carattere di continuità, dovrebbero essere svolti da persone che conoscano le campagne ed 1 punti di passaggio obbligato. Non è certo un caso se 1 rapitori dell'impiegata di banca di Oristano, Giuliana Fancello, siano stati smascherati da una pattuglia di Barraceli!, un corpo di volontari che ha in Sardegna antiche tradizioni Nel frattempo, in attesa che vengano messe a punto nuove strategie (ammesso che ne esistano), si torna all' antico. Il presidente della corte d'appello di Cagliari, Salvatore Buffoni, ha confermato l'«applicazlone» al tribunali di Tempio e di Oristano del dirigente l'Ufficio istruzione del capoluogo Isolano, Luigi Lombardini, il massimo esperto In tema di sequestri nell'isola. La sua nomina, se aggira le norme sulla competenza territoriale del giudici, consente di accentrare le indagini, supe¬ rando la mancanza di collegamenti, Sulla sfrontata ed audace offensiva della malavita ha preso posizione Ieri anche 1' arcivescovo di Cagliari: «/n Sardegna — ha chiarito — esistono situazioni aberranti di violenea che abbisognano di un'opera di riconciliazione da parte della Chiesa. Si devono deplorare e deprecare i sequestri di persona che danno dell'isola e della sua popolazione un'immagine distorta e non reale. Deve imporsi la civiltà dell'amore», ha soggiunto monsignor Giovanni Canestri, ricordando che nelle chiese della diocesi si prega In questi giorni per le persone prigioniere del fuorilegge. Rivolgendosi direttamente ai banditi, 11 presule ha affermato che «non è da uomini sequestrare persone e richiedere un riscatto per la loro liberazione. Non è possibile che ci sia qualcuno che pensi di poter guadagnare, di fare soldi, in questo modo». , Corrado Grandesso