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Sul bilancio Moncalieri rischia il commissario Noti sono stati rispettati i termini pei- rapftrftvflzione Sul bilancio Moncalieri rischia il commissario La richiesta, relativa al consuntivo 83, è stata fatta dal de Porcellana - Ma ancora una volta la delibera è stata rinviata Arriverà un commissario ad acta per il conto consuntivo 1983 del Comune di Moncalieri? Il rischio è concreto poiché l'assemblea municipale non ha ancora approvato, a tre mesi dalla presentazione, la delibera che ne prende atto, nonostante la legge preveda 11 termine di 30 giorni dalla relazione dei revisori. Il problema è stato discusso lunedi sera in Consiglio comunale, durante una seduta Incominciata alle 19 e finita a tarda notte, alle 2,30, dopo ore di polemiche fra maggioranza e opposizione, con quasi tutte le delibere accantonate (solo un provvedimento sul problema casa è stato votato all'unanimità), e frecciate che hanno surriscaldato un clima già teso, con due sospensioni per consentire alla giunta di consultarsi. Il dibattito sul 'Consuntivo 83», diretto dall'assesore comunista Chiamparino (per' legge 11 sindaco deve lasciare la presidenza dell'assemblea ad un altro consigliere), ha consentito al capogruppo della de Porcellana di chiedere alla maggioranza socialcomunista di rispettare le 'regole del gioco». Ha spiegato Porcellana: «La legge impone all'amministrazione di far approvare il testo del documento entro 30 giorni dal deposito della relazione del revisori del conti. Ma il Consiglio sinora ha sempre rinviato ogni decisione, il conto consuntivo infatti è stato depositato il 16 luglio. Ora, invito il sindaco a rispettare le procedure, facendo intervenre un commissario prefettizio ad acta». La delibera comunque è stata ancora una volta rinviata. In precedenza era stato accantonato un altro documento riguardante la redazione di un progetto per il risanamento del centro storico. Il Consiglio ha invece accolto le dimissioni dell'assessore al Bilancio, Gildo Magnani (pel), che lascia per motivi di salute ed è sostituito dal comunista Maurizio Collino.