Quanti segreti in ogni dialetto

Quanti segreti in ogni dialetto Come sono nate le parlate locali 1 Quanti segreti in ogni dialetto Ne discutono esperti europei riuniti a Ivrea Nel piemontese influeifae greche e gotiche Sfogliando un dizionario' piemontese alla ricerca delle influenze straniere sul nostro dialetto scopriamo, tra 1' altro, che il comunissimo cerea, al pari di cadrega (sedia), deriva dal greco, che tata (cencio) è d'origine gotica, che ramassin (prugna) è un' estrapolazione dall'arabo, che pocio (nespolo) viene dalla penisola iberica e che cernala (gran baccano) è la parola con cui 1 russi identificano il fiume teatro di una sanguinosa battaglia durante la guerra di Crimea. Nata (tappo) è arrivato fin qui dalla Fenicia e sterni (acciottolalo) nasce dal latino stemere, dal cui supino proviene l'italiano strada. Non si contano 1 francesismi. Questo discorso vale anche per gli altri dialetti italiani: tutti risentono delle tante dominazioni che la nostra penisola ha conosciuto nei secoli. Proprio per studiare le varie influenze sulle parlate locali, da questa mattina, e per tre giorni, al Centro congressi La Sera di Ivrea si ritrovano dialettologi di tutta Italia e d'Europa (Magonza, Berlino, Lugano, Zurigo. Cler- 'mon't Ferrand). Partecipano al quattordicesimo Convegno internazionale di studi dialettali italiani, che per la prima volta si svolge in una città di provincia, priva di corsi universitari. L'organizzazione vede impegnati Regione, Provincia, Comune, i servizi culturali Olivetti, 1' Università di Padova e ovviamente il'Centro di dialettologia italiana. La mole di lavoro da affrontare è imponente. Sono preannunciate 10 relazioni e una quarantina di comunicazioni, buona parte delle quali frutto di lunghi mesi o addirittura anni di studio.

Persone citate: Olivetti

Luoghi citati: Berlino, Crimea, Europa, Italia, Ivrea, Lugano, Magonza, Padova