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Nella gabbia si tace Nella gabbia si tace Prima baci e abbracci, poi la dura sentenza Il giovane guarda con odio la gabbia in cui sono racchiusi gli irriducibili, gli occhi socchiusi non abbandonano per un attimo l'atletica figura di Francesco Pagani Cesa. «Maledetto — sibila Raffaele D'Aleo, fratello di una delle guardie uccise — vorrei averlo tra le mani per pochi minuti. Ila ammazzato Sebastiano come un cane». Insulti e promesse di morte anche sulle labbra della madre di D'Aleo, rimasta Impietrita su una sedia per tutta l'udienza. Dietro le sbarre, gli imputati sembrano Indifferenti, l'attesa della sentenza non suscita parUcolari emozioni. Su 26 si sono presentati in aula in 16. Sono raccolti nelle ultime gabbie, le più vicine al pubblico; passano il tempo scambiando saluti con parenti e amici confinati in fondo al bunker. Isolata, nella prima gabbia, c'è Marina Bertola, personaggio minore che fissa dall'altra parte dell'aula il marito Claudio Passlgatti: tutti e due saranno condannati a un anno e 10 mesi di carcere con i doppi benefici. Dopo la sentenza usciranno dalle Vallette, mano nella mano. L'attesa nell'aula si prolunga, la lettura del verdetto, prevista per le 11, ritarda. A mezzogiorno nelle gabbie incomincia a serpeggiare un po' di insofferenza, poi si chiarisce il perché. Gli uomini, riuniti nell'ultima gabbia, chiedono di passare in quella vicina che ospita le donne. Il permesso viene accordato: scambio di baci, abbracci, qualche .risata. Poi ritorna la calma. Antonio Chiocchi bisbiglia qualcosa a Flavia Nicolottl, Pagani Cesa scherza con Clotilde Zucca. I Alle 13 entra la Corte, la tensione nell'aula sale di colpo. II presidente Corradinl pronuncia la parola ergastolo per 6 volte. Oltre le sbarre, il silenzio è assoluto, nessuno fiata, 'qualcuno prende appunti. Il gruppo esce dal mutismo in ■una sola occasione, per plaudire alla condanna a «soli» 4 'anni per Carla Giacchetto. Tutti le sono addosso, l'abbracciano sorridendo: per lei II pm aveva chiesto 10 anni di carcere.