«Anni di lavoro per vivere di stenti »

«Anni di lavoro per vivere di stenti » «Anni di lavoro per vivere di stenti » pI pensionati chiedono al governo adeguamenti «degni di un paese civile» • Sollecitato un «modesto riconoscimento» di 30 mila lire al mese per gli ex combattenti - Preoccupa/ione per la Miclielin Numerosi centri della provincia hanno aderito alla manifestazione promossa in piazza Castello da Cgil-CislUil, che rivendicano il diritto a una vita dignitosa per i pensionati. Il cartello appeso al collo di un anziano proveniente da Novi Ligure affermava: -Un Paese civile si misura da come tratta gli anziani*. Altri striscioni indicavano semplicemente i luoghi di provenienza delle delegazioni oppure esprimevano la solidarietà di consigli di fabbrica, lavoratori e forze sociali. Un miglialo di «teste bianche» hanno seguito il breve comizio di Malnardl, rappresentante della categoria e di Giovanni Avonto, Le richieste al governo' sono sempre le stesse: le misure legislative per perequare e rivalutare i vecchi assegni nei settori pubblico e privato; un -modesto riconoscimento» di 30 mila lire mensili agli ex combattenti del settore privato; un minimo vitale «reale» per chi gode soltanto della modesta pensione Inps, senza possedere alcun altro reddito. Una situazione avvilente per tanti anziani che, dopo anni di sacrifici, sono costretti a campare di stenti. -Proprio adesso — ha detto Avonto — che categorie imprenditoriali con un reddito ben più alto del vostro, i commercianti, minacciano la serrata per e o ù r 8, ° i e ali 11 8ori pe al o poter continuare a evadere le tasse. Dovremo dare una risposta unitaria, lavoratori e pensionali, con una dimostrazione che sia di monito andie per i nostri governanti-. Il se-' gretarlo Cisl ha infine ricordato che -sono stati proprio i lavoratori dipendenti, con i loro contributi, a sostenere il regime pensionistico di commercianti e artigiani. E' dunque giusto chiedere loro di saldare il debito-. Una delegazione di dimostranti è poi stala ricevuta dal presidente della giunta regionale Viglione, che si è impegnato a inviare l'ordine del giorno della categoria al Consiglio regionale, al Parlamento, alla presidenza del Consiglio del ministri e ai ministri al Lavoro, Finanze e Tesoro. MICHELIN — Tempo di verifica per l'accordo del 16 giugno 83, in seguito al quale 630 addetti dello stabilimento Dora sono in «cassa» a zero ore e altri 130 lavorano a rotazione. Ieri, convocati dal consiglio di fabbrica, si sono riuniti in assemblea per «discutere i segnali negativi- che e e e -' i i l i a a è e l l e i 6 e o o l o e impedirebbero al gruppo di rispettare l'impegno di nuovi investimenti al fine di riassorbire il personale lascialo a casa. -Per il momento — spiegano i delegati Caglicris e Rcppuccl — si producono camere d'aria per bici, pneumatici per scooter, valvole e accessori. Un settore, considerando II tipo di macchinario esistente, destinato a sparire con un ulteriore, drammatico taglio di posti di lavoro-. Il sindacalo chiede alla Miclielin di proseguire nel programma e di rimodernare gli impianli destinati alla produzione di «giganti». -Il fatto è che se non si investe ora non si riuscirà a tenere il passo nel momento della ripresa. Non vorremmo neppure, dato il finanziamento ottenuto in Francia dalla casa madre e dato che il 50 per cento del nostro prodotto è destinato all'esportazione, un disimpegno progressivo del gruppo dall'Italia. Noi presenteremo proposte alternative-. Martedì 23, vi sarà una dimostrazione davanti alla palazzina uffici, j

Persone citate: Avonto, Giovanni Avonto, Viglione

Luoghi citati: Francia, Italia, Novi Ligure