Palazzo degli Stemmi in via Po Si lavora e presto si circolerà
Palazzo degli Stemmi in via Po Si lavora e presto si circolerà Un crollo cui non segue, una volta tanto, Fimmobilismo Palazzo degli Stemmi in via Po Si lavora e presto si circolerà pPresto via Rossini sarà riaperta al traffico; via Po tornerà alla normalità prima di Natale L'inchiesta e le perizie non impediscono che si proceda nel rafforzamento della facciata Buone notizie per gli abitanti e, soprattutto, per i ■commercianti di via Po, in difficolta dopo il crollo del Palazzo degli Stemmi e la chiusura parziale della via al traffico: entro la metà di novembre sarà riaperta alla circolazione via Rossini e, di conseguenza, ritornerà a funzionare il tram numero 18 secondo il vecchio percorso. Prima di Natale, inoltre, anche via Po dovrebbe ritornare alla normalità, salvo un piccolo restringimento in corrispondenza del cantiere fra le vie Montebello e Rossini: in ogni caso sarà riaperta al transito nel due sensi sia al mezzi pubblici sia a quelli privati. Per sciogliere il nodo di via Po, che ha riflessi indotti su tutto il traffico della zona centrale per i dirottamenti delle linee tranviarie e per la chiusura di importanti collegamenti, si sta lavorando alacremente al Palazzo degli Stemmi. In particolare stanno per essere concluse le opere di consolidamento della manica su via Rossini, la più pericolosa dopo il crollo del 2 giugno. Lavori sono in corso anche sulla facciata di via Po, imbrigliata da un'incastellatura di tubi d'acciaio: 1 settori danneggiati dal crollo vengono ricuciti insieme con legature di ferro passanti e con iniezioni di un particolare tipo di cemento. In un secondo tempo verranno eliminati 1rrlsmonlpdlmcscuNdUlpartaasdFsbsèot 1 contrafforti sulla strada per restringere il cantiere e liberare via Po. Olà ci si sta preparando per la realizzazione di un tetto in struttura leggera, in massima parte legno, come era I' originale, che dovrebbe eliminare 1 rischi delle piogge sulla parte rimasta in piedi. Non si è dimenticata neppure l'indagine tecnica e giudiziaria sulle cause del crollo: liberato l'interno da tutte le macerie, si è ora scavato nel cortile fino a raggiungere 1 sotterranei per verificarne la consistenza e la presenza di umidità, una delle cause pmttd1dndlèrrlrzbp principali del degrado. L'ultimo sondaggio verrà esaminato oggi dalla commissione dei tecnici nominati dal giudice e dai periti di parte. Poi, entro 112 novembre, tutte le perizie dovranno essere depositate. Ma, al di là delle cause tecniche del crollo, l'indagine del sostituto procuratore della Repubblica dott. Rinaudo è tesa a individuare eventuali responsabilità nelle procedure burocratiche a monte del lavori, partiti con una delibera d'urgenza per manutenzione straordinaria e, probabilmente, non abbastanza programmati e coordinati nel susseguirsi degli interventi. Fra le associazioni che si sono interessate alla sorte del palazzo (Italia Nostra e altre) resta inoltre l'interrogativo sul perché l'Inchiesta sia stata aperta per disastro colposo (art. 449 del codice penale) e non per danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale (art. 733): 11 fatto che tanto si sta spendendo per la conservazione della facciata dei palazzo è la prova che non vi sono dubbi appunto sul suo valore storico ed artistico. Gianni Disio
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