Duarte: «Conquisteremo la pace » di Ennio Caretto

Quarte: «Conquisteremo la paté » Una commissione governo-guerriglieri discuterà le tappe della normalizzazione in Salvador Quarte: «Conquisteremo la paté » DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Sono quattro gli obiettivi indicati dal primo colloquio tra il presidente del Salvador, Napoleòn Duarte, e i guerriglieri nella piccola chiesa di La Palma. Li riassume un breve comunicato congiunto che annuncia la creazione di una commissione mista e fissa 1 temi che dovrà, discutere. Eccoli: 1) lo studio delle proposte e delle dichiarazioni delle due parti; 2) lo sviluppo di meccanismi adatti a includere tutti i settori della popolazione nel processo distensivo; 3) l'esame delle misure che potrebbero «rendere più umano* il conflitto armato; 4) la discussione di «tutto ciò che potrebbe portare alla pace nel piti breve tempo possibile*. Duarte e 1 guerriglieri hanno confermato che 11 prossimo incontro «avverrà nella seconda metà di novembre*, in un luogo ancora da decidere, che la Chiesa farà da mediatrice e che i colloqui dell'altro ieri, durati ben quattro ore e mezzo, «si sono svolti in un clima di serietà e di rispetto reciproco*. La commissione mista sarà composta da quattro membri per parte, non ancora designati. Quella governativa comprenderà anche esponenti delle forze armate, cosi come quella dell'opposizione comprenderà leader politici e «comandantes*. Il comunicato non parla di un accordo per un armistizio, un punto fondamentale dopo cinque anni di guerra fratricida. Ma alla partenza da La Palma — l'uno per San Salvador, gli altri per l'esilio o la clandestinità — Duarte e 1 suoi interlocutori hanno detto che vi sarà, almeno, «una riduzione dei combattimenti*. Ha detto padre Rufino Buccitti, il parroco italiano di 69 anni della chiesa che ha ospitato l'Ini contro: «Tra queste mura, dedicate al dolce nome di Maria, è risuonato il dolce nome della pace*. L'addio del protagonisti della tumultuosa giornata di lunedi è stato scandito da una folla festante, che cantava, pregava, applaudiva, Invocando «giustizia lavoro ellbertà*. Tutti 1 commenti, fatti a caldo sul sagrato della parrocchia, sono stati positivi. Duarte, che ha definito «frascendentali* le ore trascorse nelle consultazioni, ha detto di «non poter offrire miracoli. Ma tutti insieme — ha gridato alla folla — possiamo conquistare la pace, porre fine alle miserie e al dolore del Salvador*. Il suo principale avversarlo politico, un tempo suo compagno di partito, Guillermo Ungo, ha affermato che «é stato compiuto un primo passo verso un arduo dialogo*. Ungo, capo del Fronte rivoluzionarlo democratico, ha rivendicato il merito dell'apertura: «E' stato uno sforzo del popolo salvadoregno e il risultato della nostra lotta*. Polemicamente, ha aggiunto che rimango¬ no «divergenze di criteri sulla realtà oggettiva*. Persino il comandante Cienfuegos. 11 più noto dei leader della guerriglia raccolta nel «Fronte Farabundo Marti di liberazione nazionale», è apparso soddisfatto. Alzando le mani incrociate sopra 11 capo, nel gesto di un pugile vittorioso, ha esclamato: «Popolo eroico, sappiate, anche noi vogliamo la pace*. Rimangono, certo, difficoltà enormi da superare per un accordo tra Duarte e i guerriglieri: 11 pericolo maggiore è rappresentato dall'estrema destra, gli «squadroni della morte», contrari a qualsiasi compromesso con le forze marxiste, che hanno minacciato di morte 11 presidente. E nell'ala estremista dei militari si agitano scontenti che potrebbero anche tentare la strada di un golpe. Ennio Caretto Fcrinan Cienfuegos, leader dei guerriglieri, dopo l'incontro col presidente del Salvador, Duarte

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