Visentini cambia la legge di Stefano Lepri

Visentin! cambia la legge Il ministro delle Finanze batte sul tempo i partiti Visentin! cambia la legge Semplificata la contabilità per artigiani e commercianti con ricavi annui inferiori ai 15 milioni ROMA — Tartassare i piccoli commercianti e i piccoli artigiani? No, è una accusa infondata, risponde Visentini. Battendo sul tempo 1 partiti, il ministro delle Finanze ha presentato lui stesso delle modifiche al proprio disegno di legge, al contestato provvedimento per far pagare le tasse ai lavoratori autonomi. Uno dei suol emendamenti semplifica di molto, In modo nuovo, gli obblighi contabili per le imprese con ricavi annui non superiori a 15 milioni di lire. Per quanto la cifra appaia modesta, sono tantissimi i contribuenti che non la raggiungono: diverse centinaia di migliala. Non si tratta di uno sconto sulle tasse, ma di molti grattacapi in meno: la nuova norma proposta da Visentin! esonera dall'obbligo di emettere la fattura e dalla tenuta del registro degli acquisti; consente ai commercianti al minuto di calcolare l'Iva non separatamente per ciascuna aliquota, ma con una aliquota media; Inoltre, permette di dedurre dal reddito gli ammortamenti anche se non c'è 11 «fioro dei cespiti ammortizzabili*. Cosi, Visentinl ha voluto togliere argomenti alla prote¬ sta. Ha anche sottratto uno spunto all'opposizione comunista, che stava preparando un emendamento analogo anche se più ampio. Le altre proposte di modifica presentate dal ministro sono puramente tecniche, tranne una che è molto importante per 1 liberi professionisti: si stabilisce chiaramente che, nel determinare 11 reddito, sarà possibile detrarre per intero gli affitti o le quote di ammortamento .degli immobili adibiti esclusivamente all'esercizio dell'arte o della professione*. Oggi comincia l'esame del testo, nella commissione del Senato. La democrazia cristiana ha deciso di prendere tempo. Gli emendamenti presentati da Visentinl sono, secondo il senatore de Francesco D'Onofrio, una «prima risposta seria e intelligente a un problema che noi abbiamo posto, quello dell'Italia minore, dei molti esercizi marginali*. Tuttavia il maggiore partito della coalizione continua a dire che sono necessarie profonde modifiche. Per ora sono stati presentati gli emendamenti de solo al primi tre articoli, quelli dell'accorpamento (riduzione di numero) delle aliquote Iva: sono misure che nella coalizione nessuno contesta. Oggi ci sarà la riunione del capigruppo della maggioranza, inizialmente prevista per ieri; ma è scontato che ogni partito presenterà emendamenti per suo conto. E ogni partito, a quanto pare, sta interpretando a modo proprio la linea del «modificare senza stravolgere* il provvedimento Visentin!, uscita dal consiglio di gabinetto di lunedi. I liberali hanno presentato ieri sera gli stessi emendamenti, ampi e profondi, che avevano in mente la settimana scorsa; sostengono però di non voler affatto stravolgere il senso del provvedimento Visentinl. A proposito del contestatissimo articolo 11, quello degli «accertamenti induttivi», i liberali riconoscono che una misura del genere è necessaria. I democristiani respingono l'accusa di volere abolire del tutto l'articolo 11. «No — sostiene D'Onofrio —; si può trovare una formulandone che colmi una lacuna oggi esistente nel nostro ordinamento, ovvero che di fronte a scritture contabili formalmente regolari non si può procedere. Ma evitare l'arbitrio è una questione fondamentale di libertà economica*. La de conferma che chiederà alla Confcommerclo, che notoriamente le è vicina, di revocare la serrata del negozi contro Visentinl «una volta presentati gli emendamenti*. Intanto però le richieste della Confcommerclo sono state interamente fatte .proprie dal movimento sociale, in un Incontro fra Giorgio Almlrante e il presidente di questa organizzazione, Giuseppe Orlando, il partito comunista condanna la serrata ma sconsiglia Cgil, Clsl e Uil dall'indire un contro-sciopero: perché, secondo il senatore Gerardo Chlaromonte, tra lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti «si scaverebbe un solco profondo di cui non potrebbero che profittare le forze reazionarie della de*. Stefano Lepri

Persone citate: D'onofrio, Francesco D'onofrio, Gerardo Chlaromonte, Giorgio Almlrante, Giuseppe Orlando, Visentin, Visentini

Luoghi citati: Italia, Roma