Quella fabbrica di cellule schiave

Quella fabbrica di cellule schiave PERCHE* HA AVUTO IL NOBEL Quella fabbrica di cellule schiave Poche altre scoperte hanno permesso di realizzare tanto fondamentale progresso pratico — e insieme di attivare e produrre tanta altra scienza e conoscenza — quanto quella degli «anticorpi monoclonali, di George J. F. Kohler e Cesar Milsteln. Eredi e poi protagonisti della moderna, straordinaria rivoluzione della «Immunologia cellulare» — di cui Niels K. Jerue è antesignano — 1 due scienziati hanno messo a punto, a Cambridge nel '75, quella tecnica dell'ibrido somatico» che doveva poi permettere Insperati risultati in ogni campo della biologia e della medicina. Dalla «fusione» di linfociti della milza di un animale con cellule praticamente «immortali» di tumore (le cellule tumorali si moltipllcano indeflnltlvamente in cultura), Kohler e Milsteln sono riusciti ad ottenere cellule che conservano la capacità primaria di produrre l'anticorpo (normalmente prodotto dal linfocita) e hanno insieme acquistato 1' «Immortalità» della cellula tumorale. Questo significava aver raggiunto l'addomesticata padronanza di un mec¬ canismo di quella linea cellulare dell'«immunocompetenza» che è impegnata e impegna ogni processo vitale: e di potersene servire, al bisogno, proprio come di un «sistema a disposizione». Ciascun «ibrido» infatti — di per sé e lungo tutta la sua futura «discendenza» — forma un «clone» di cellule, tutte uguali, con una ormai condizionata ed «eterna» produzione di un unico tipo di anticorpo (detto quindi «monoclonale»). Che cosa significava e prometteva tutto questo nuovo lmmunocellulare artificio di laboratorio? Che quelle cellule, a richiesta, avrebbero prodotto anticorpi puri e specifici a seconda dell'antigene che venisse messo a loro contatto. E non solo: ma anche di poter chiedere che l'anticorpo — reso cosi disponibile e obbediente — potesse servire da «spia» nell'andare a riconoscere nascoste cellule con particolari antigeni di superficie; o addirittura di farsi «velcolatore» di sostanze farmacologiche sino alle «cellule-bersaglio». Quella di Kohler e Milsteln è stata quindi, in pratica, la scoperta della «fabbrica programmata e selezionata di anticorpi» ad uso della biochlmlca (per prodotti di alto Indice di riproducibilità), della diagnosi medica e di laboratorio (tecniche dell'.immunoassay», tmmunolstologla, «markers» tumorali, tipizzazione delle cellule linfomieloldl, fenotiplzzazlone tumorale, caratterizzazione delle «llnfochine») e della farmacologia e terapia («target» di vaccini e farmaci biologici, purificazione di sostanze di alto valore biologico, immunoterapia e anche monitoraggio nel trapianti renali). Ezio Mlnetto

Persone citate: Cesar Milsteln, Ezio Mlnetto, George J. F. Kohler, Kohler, Niels K. Jerue

Luoghi citati: Cambridge