Quei panfili da sogno per il turismo di lusso di Paolo Bertoldi

 - ^ Quei panfili da sogno per il turismo di lusso - ^ Quei panfili da sogno per il turismo di lusso Cabine da Grand Hotel con soffitti dipinti a mano - Poche pilotine, tanti gozzi - 11 gommone protetto dagli spruzzi GENOVA — Barche a motore a Genova. I pochi 5-6 metri tendono a travestirsi da motor-yacht, i molti panfili sono contrabbandati da battelli da corsa. E' la moda. Una delle ammiraglie, il rosso 21 metri «America», può essere definita 11 più grande offshore del mondo. Sembra nato per le competizioni, invece è destinato al turismo di lusso. Nasconde sotto un ponte, che per altezza sfiora il soffitto del padiglione C, cabine da grand hotel con soffitti dipinti a mano e un quadro comandi con radar a colori ed un Loran che precisa 11 punto-nave con scarti infinitesimali. Lo costruiscono i fratelli Stroppiana a Costigllole d' Alba, in un cantiere che va famoso per contare anche Mike Bongiorno tra i suoi clienti. Il filante «America», spinto da due Isotta Franchini da 1520 Hp ciascuno, raggiunte i 42 nodi, circa 75 chilometri all'ora, sebbene pesi oltre 37 tonnellate. E' un autentico dream boat se si può sognare su un mezzo che consuma 580 litri di carburante all'ora. » Chi ha conservato l'aspetto serio e affascinante di scafo destinato ad una crociera sicura e veloce è il nuovo «Seneca junior» della Crestitalia. Ha la stessa carena delle barche della polizia e delle Capitanerie di porto, lungo 9 metri, fila a 60 km l'ora. E' il fratello minore del «Seneca 2» (metri 11,20) e del «Seneca GT» di 14 metri. E ostenta, pur nella misura ridotta, le tradizionali doti del cantiere di Amedia. Molto rifinito il Laver 40 «Flylng Bridge». Il titolare Fundarò ha fatto preparare da Missoni le stoffe per gli interni e si prepara ad esportare anche questo suo modello negli Stati Uniti, in Giappone ed in Grecia come avviene per i vari Laver 35. Il più prestigioso motoryacht di Genova viene dalle Costruzioni Nautiche di Lavagna. L'.Admiral» di 23 metri più che una barca sembra una nave e tuttavia è molto equilibrato in ogni sua parte e di linea tradizionale. Anche Baglietto non si scosta dal classico. I cantieri di Varazze sono presenti alla mostra soltanto con uno stand di rappresentanza ed annunciano l'ingresso dello stilista Giuglaro. Sempre a Genova, l'ingegner Gian Pietro Baglietto si presenta nella nuova attività di responsabile della Naval Concordia di Arquata e propone un elegante motoryacht da 11 metri e 300 milioni. Pòche le pilotine, che pure alcuni anni or sono sembravano dover dominare 11 Salone. Numerosi invece 1 gozzi. Si fanno notare i battelli costruiti a Vernazzola dalla famiglia Penco. Di padre in figlio, Enrico, Giobatta e Renato si tramandano le regole del mestiere fin dal 1912. L' ultimo prodotto è un 7 metri in vetroresina dalla linea purissima e dal prezzo mantenuto riservato come un segreto di Fort Nox. Ma come farà a vendere questa bellissima barca il diffidente Renato Penco? A ricordare la tradizione di famiglia è esposto vicino un gozzo pure in tek che racchiude 11 vecchio fascino di una marineria sopravvissuta in rare occasioni nella sua forma più artistica. Una novità infine nel campo del gommoni. Una ditta di Intra presenta il «Gemini 425», brevetto Axema. Al posto del tubolari laterali, ne ha quattro più piccoli e sovrapposti. Il mezzo risulta più abitabile ed offre protezione agli spruzzi. Nella nautica è difficile inventare qualcosa: le innovazioni pratiche vanno sottolineate. Paolo Bertoldi

Luoghi citati: Genova, Giappone, Grecia, Intra, Lavagna, Stati Uniti, Varazze