Nel mondo di messaggi che pulsa tra le cellule

Nel mondo di messaggi che pulsa tra ie cellule Il congresso della Società italiana di immunologia Nel mondo di messaggi che pulsa tra ie cellule MILANO — AH'8° Congresso della Società Italiana di Immunologia e Immunopatologla (presidente C. Zanussl) si è parlato anche di «Linfochlne», cioè di quegli Infiniti e impalpabili portatori di «messaggi intercellulari» che costantemente governano, in noi, le risposte di difesa e provvedono alla conservazione dell'integrità e dell'Individualità dell'organismo vivente. Non sono anticorpi ma •proteine-segnali» per la cooperazlone e l'interazione tra popolazioni di cellule, capaci di comandar «amplificazione» o «tacitazlone» di alcune linee cellulari, o «differenziazione» o «maturazione» di altre: e onnipresenti nel meccanismi di immunità, allergia, infiammazione e crescita cellulare. I linfociti, proprio perché cellule specializzate in senso immunitario, sono i più attivi fabbricatori di Infochine: ma non è escluso che tutte le cellule nucleate del no¬ stro organismo siano geneticamente attrezzate per codificare la produzione di certe llnfochlne. Oggi si cominciano a conoscere a fondo llnfochlne capaci di attivare o inibire il ciclo vitale cellulare, di stimolare o frenare la motilità cellulare, di attivare o moderare i processi dell'infiammazione. Quante differenti llnfochlne silenziosamente lavorano — e vengono attivate per frenare, stimolare o ammortizzare — in ogni caso di perturbazione esterna o interna del nostro organismo? «Llnfotossine», «interleuchlne», .fattori di attivazione dei macrofagi», «fattori di inibizione dei leucociti», «fattori di reattività cutanea» sono solo alcuni tra 1 più noti e caratterizzati. Tra di loro — prodotti dai linfociti o dal leucociti o da altre cellule — ci sono gli «interferoni», gran sistema naturale di difesa dalle infezio¬ ni virali e di tutela delle cellule minacciate dai virus. In pochi anni le conoscenze sul sistema immuno-biologico delle llnfochlne sono passate da semplici e frammentari concetti, alla dignità di un vero repertorio di studi e ricerche. Arriveremo un giorno — divenuti tanto padroni In questo campò da riuscire a «copiare in meglio» gli schemi della natura — a poterci servire di queste sostanze In terapia, come «modlflcatorl» delle risposte lmmuno-blologiche? Con l'Impiego di mediatori o «effettori cellulari» — già si parla, In prospettiva, di «immunopotenzlatorl», «lmmunoreintegratori», «induttori di interferoni» ecc. — si riuscirà ad aumentare certe depresse difese naturali del malato? o a frenare la spinta di cellule tumorali? o ad aiutare la tolleranza a farmaci obbligatoriamente tossici per le cellule dell'organismo? e. m.

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