Pronte le batterie di cannoni che sparano neve al Sestrieres di Gigi Mattana

Pronte le batterie di cannoni che sparano neve al Sestrieres Dal 1° novembre si potrà sciare su 25 chilometri di piste Pronte le batterie di cannoni che sparano neve al Sestrieres E' la più imponente realizzazione d'Europa - L'investimento è di circa sei miliardi DAL NOSTRO INVIATO SESTRIERES — Pochi giorni ancora e i cannoni lnlzieranno a sparare; non sarà una guerra a cavallo tra Val di Susa e Val Chlsone, ma 1' inizio di un'epoca nuova per lo sci. Da settimane Infatti su muri e tram occhieggiano i manifesti che annunciano per il 1° novembre la neve garantita a Sestrieres: una scelta coraggiosa e dispendiosa che non ha mancato di lasciare sbalorditi gli abituali frequentatori del Colle, ma che risponde a un'esigenza precisa, quella di avere la garanzia assoluta di agibilità delle piste anche negli inverni più ostili. L'innevamento artificiale (tanto per spiegare a grandi linee come funziona ricordiamo che acqua e aria compressa devono affluire da due tubazioni diverse in un «cannone» che, in condizioni giuste di temperatura e umidità, le miscela sparando neve) è invenzione tipicamente statunitense, datata ormai di una decina d'anni, e pressoché unica ragione di sopravvivenza di molte stazioni sciistiche della Costa orientale (anche le penultime Olimpiadi, quelle di Lake Placid, furono disputate con 11 contributo determinante della neve artificiale). Sulle Alpi non se ne era mai ravvisata la necessità finché gli ultimi inverni particolarmente «magri» hanno decretato l'utilità della ga- ranzia-neve: già una località integrata come la friulana Piancavallo era partita con 1' innevamento artificiale e gli esempi nelle altre nazioni alpine sono numerosi. In genere però si è ricorsi ai cannoni là dove era necessario innevate campi scuola o piste su cui devono svolgersi gare di prestigio a inizio stagione (Bormio, Sanslcario, Courmayeur); soltanto negli ultimi anni alcune stazioni anche prestigiose come Courchevel e Zermatt sono passate agli impianti artificiali per assicurarsi le «settimane bianche» già da inizio dicembre. Sestrieres non ha però concorrenti: 13 chilometri di scavi sotterranei, 56 chilometri di tubi, cento chilometri di cavi servono 300 cannoni che lnnevano 50 ettari di «domaine sklable» con 25 chilometri di piste «caricate» da 11 impianti di risalita; tutta la zona dell'Alpette e fino a Borgata fra un palo di settimane sarà agibile ed è soltanto la prima «tranche», perché il prossimo anno l'impianto sarà esteso ad altri 25 ettari sulla Banchetta e sul Slses e un impianto più piccolo a Sauze d'Oulx consentirà la ripetitività delle seggiovie di Clotes e di Sportinia su cui l'innevamento è cronicamente scarso. L'Investimento è imponente, circa sei miliardi, anche perché si è scelto un sistema, quello della francese York che l'anno scorso ha creato il grande comprensorio di Auron (ma Sestrieres è comunque la più Imponente realizzazione d'Europa), completamente asservito al computer. Sulle piste sono dislocate 50 sonde che indicano all'elaboratore le condizioni atmosferiche tanto che è possibile innevare più o meno una zona, con neve più o meno consistente, per più o meno ore di •sparo» e tutto senza interventi umani. In dieci giorni di lavoro, a una temperatura di meno due gradi, si ricopre completamente l'area con uno stra¬ to di 40 centimetri, pari a due metri di neve naturale: è una quantità sufficiente, in condizioni ambientali normali, per tutta la stagione, anche nel caso più deprecabile che non nevichi mai. I dubbi che possono sorgere sull'opportunità di un investimento cosi massiccio in una stazione che, grazie ai suol duemila metri e all'esposizione a Nord delle piste, dovrebbe essere sempre ben innevata, sono fugati da alcune considerazioni: gli ultimi quattro anni hanno consentito di aprire le piste intorno a Natale ed è noto che in Piemonte e in Val d'Aosta la particolare tipologia di clientela non ama la neve primaverile (quando in genere è abbondante) ma preferisce calzare gli sci già a novembre. Un dicembre e un Natale senza neve significano una perdita secca sugli incassi di oltre il 30 per cento. Nei prossimi anni Sestrieres ha in previsione un massiccio sviluppo di impianti e di residenze para-albeghiere: potere andare all'estero a vendere 1 «forfaits» con la sicurezza della neve è una fortuna che soltanto il cielo nuvoloso non può più garantire. Gigi Mattana

Luoghi citati: Alpette, Bormio, Courmayeur, Europa, Oulx, Piancavallo, Piemonte, Sportinia, Val D'aosta