Martedì i partiti dovranno presentare le proposte di modifica di Eugenio Palmieri

p P ppplì fisco alia resa dei conti Martedì i partiti dcflPfflno presentare le proposte di modifica ì p P ppplì fisco alia resa dei conti Le polemiche restano anche se i toni sono più sfumati - Il pli chiede miglioramenti e. correttivi, ma senza sconti agli evasori - Critico il democristiano D'Onofrio ROMA — Sta per finire il momento delle messe a punto, delle precisazioni, dei rilievi «tecnici» (che spesso nascondono gli interessi più corporativi che navigano tra i partiti e tra le correnti), dello scontro tra potentati mercantili. Entro martedì i gruppi politici dovranno presentare al presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, Venanzetti, gli emendamenti, ovvero le modifiche che intendono apportare al disegno di legge del ministro Visentini che ha scatenato un putiferio. I partiti si accingono ad uscire allo scoperto e le dichiarazioni profuse in questi giorni a destra e a sinistra troveranno inconfutabile riscontro nei documenti ufficiali: non ci sarà più possibilità di barare e ciascuno si assumerà le proprie responsabilità di fronte all'evasione fiscale, ai modi di combatterla. Visentini ha optato per il silenzio, perché attende di vedere fino a che punto gli alleati e le opposizioni spingeranno sul tasto delle modifiche o se veramente si troverà isolato sugli articoli qualificanti del suo progetto: in questo caso se ne andrà, lo ha ripetuto più volte, poiché annette enorme importanza, anche politica, in quanto legata alla concezione dello Stato, sulle misure da adottare per uscire dalla crisi economica. Tra i parliti c'è ancora molta incertezza sulla strada da seguire; le organizzazioni di categoria sono divise, 1 sindacati attaccano la tattica del muro contro muro adottata dalia Confcommerclo. Nella de le diverse anime non sono riuscite finora a trovare 11 punto di coagulo: dopo le parole più riflessive del direttore del «Popolo» Galloni, il responsabile del settore ceti emergenti D'Onofrio è tornato a criticare Visentini perché il suo provvedimento può provocare «la chiusura di migliaia di negozi». I liberali, che nel giorni scorsi avevano mosso non pochi e secondari rilievi al ministro repubblicano, hanno dato l'impressione di voler modificare gli obiettivi del loro attacchi: in questa volata finale alla vigilia del confronto vero in Parlamento, nessuno intende porsi dalla parte di quei settori che, da sempre, hanno corrisposto assai poco al fisco. Zanone ha dichiarato ieri che il disegno di legge può essere 'migliorato e corretto' evitando però l'eccesso di discrezionalità negli accertamenti induttivi, elaborando parametri meglio adeguati alle differenti realtà economiche delle imprese, rispettando il libero esercizio delle attività professionali. Oià l'altro giorno il vice capogruppo del Senato, Bastia- nini, aveva detto senza mezzi termini che la serrata proclamata dalla Confcommerclo per il 23 ottobre «era un errore grave: Il pli non vuole apparire il partito degli evasori e coprire connivenze ma ritiene che .l'impostatone data al provvedimento da Visentini non è un dogma: E' certo che gli italiani avvertono molto la questione fiscale che ha ormai tutti 1 crismi di una questione morale. Secondo un sondaggio condotto dall'»Espresso» e dal Cnr, oltre l'80 per cento degli intervistati esprime un giudizio sostanzialmente negativo sull'equità del sistema fiscale (il 53 per cento lo giudica 'iniquo* e 11 30,5 .abbastanza iniquom), mentre tra le categorie più favorite, prima della riforma Visentini in discussione, la maggioranza indica i liberi professionisti (il 56,6 per cento sono i medici e i dentisti e per il 48,1 per cento gli avvocati), Sulle ragioni, infine, per le quali non si riesce ad eliminare l'evasione, il 35,2 le ritiene riconducibili a 'mancanza di volontà politica' e per il 21,6 per cento alla 'Corruzione: Eugenio Palmieri

Luoghi citati: Roma