Per cassa e pretori un giallo nella Flm

Per cassa e pretori un giallo nella Firn La polemica sui cassintegrati della Fiat Per cassa e pretori un giallo nella Firn La Fiom piemontese accusa la Firn di attaccare la magistratura TORINO — OiaUq tra i metalmeccanici sulla vicenda dei pretori e del cassintegrati Fiat a zero ore. Il segretario piemontese della Piom-Cgll, Oiatti, e il segretario regionale della Cgil, Fulvio Perini, in una dichiarazione diffusa' ieri affermano: in atto (si veda l'articolo apparso giovedì su La Stampa; un subdolo attacco alle decisioni prese da alcuni pretori di Torino a proposito dei cassintegrati Fiat. La magistratura sarebbe incolpata di fare saltare /' accordo Fiat-Firn dell'ottobre 1983; di delegittimare nel suo ruolo e nelle sue funzioni il sindacato. Un po' di buon senso per favore!». Oiatti cita «La Stampa» che ne ha dato notizia ma si riferisce al comunicato che la segreteria del Coordinamento Fiat e la Firn avevano firmato e diffuso il 2 ottobre scorso nel quale si diceva: «Le sentenze recentemente emesse dalla magistratura torinese in merito all'accordo Firn-Fiat dell'ottobre 1983, pur dando ragione ai lavoratori ricorrenti pongono problemi di ordine politico e sociale., in particolare per quanto riguarda «io spazio negoziale del sindacato.. Come può Oiatti, esponente del metalmeccanici, definire «subdola manovra, un testo firmato dai metalmeccanici? La spiegazione se la dovranno trovare all'interno della Firn 1 segretari periferici e quelli nazionali. Ci è sembrato di capire che nel testo redatto a Torino le frasi riguardanti la magistratura non ci fossero. Sarebbero state inserite nella stesura definitiva redatta alla Firn di Roma dai tre segretari nazionali Paolo Franco della Fiom-Cgll, Tonino Regazzl della Uilm e Mario Sepl della Fim-Clsl. Altre frasi della dichiarazione firmata da Oiatti e da Perini sembrano destinate a scuscltare polemica all'interno della Firn. I due dirigenti sindacali sostengono che mi' accordo Fiat del 1983 non sta in piedi perché la ricollocazione fuori dalla Fiat (pubblica amministrazione, lavoro autonomo, cooperazione, eccetera) non ha funzionato e non funziona se non si mettono in atto iniziative legislative straordinarie: Sui pretori aggiungono: .£" nostra convinzione che occorra partire dalla constatazione che o ci sono iniziative straordinarie del governo e della Fiat oppure la supplenza della magistratura (ndr, sentenze contro l'accordo) è del tutto inevitabile.. Non si può non rilevare che anche queste affermazioni di Oiatti e di Perini sono in net- to contrasto con 11 comunicato della Firn del 2 ottobre che dedica parecchi capoversi a sostegno dell'accordo del 1983 spiega le .buone ragioni. che hanno Indotto il sindacato a stipularlo. Oiatti e Perini Infine accusano l'amministratore delegato della Fiat, Romiti, di «non applicare gli accordi sottoscritti e di praticare la continua delegittimazione del sindacato: Il giallo tra 1 metalmeccanici ha anche un altro risvolto. La Firn piemontese, o almeno 1 segretari della Fiom-Cgll, Ignorano che il testo firmato dal Coordinamento Fiat e dalla Firn stessa è stato inviato «per conoscenza, alla Pretura di Torino. Da Roma la conferma che è stato Inviato è recisa: «£' partito il 2 ottobre — ci ha dichiarato 11 segretario nazionale Regazzl — a firma di Paolo Franco, Mario Sepi e Antonio Regazzl. Nel registro della Firn la lettera ha il numero di protocollo 337: Contro la Firn nazionale si scagliano con veemenza i cassintegrati che, non condividendo l'accordo stipulato dal sindacato, presentano i ricorsi al pretori. ^Riteniamo — affermano in un comunicato — che vada salvaguardata la piena autonomia della magistratura. Perciò riteniamo che la scelta compiuta dalla Firn nazionale di inviare un documento ai pretori sia pericolosa. Pensiamo che quando la magistratura emette sentenze favorevoli ai lavoratori sia inaccettabile che il sindacato tenti di influenzare la magistratura affinché cambi rotta.. Sergio Devecchi

Luoghi citati: Roma, Torino