Presto Buscetta andrà in aula Confiscati 204 miliardi di beni di Giuseppe Zaccaria

Presto Buscetta andrà in aula Confiscati 204 miliardi di beni Palermo, chiesta la presenza del boss al processo Marchese Presto Buscetta andrà in aula Confiscati 204 miliardi di beni In due anni la Finanza ha bloccato ingenti patrimoni di proprietà mafiosa - Vertice del comitato per la sicurezza - De Francesco: «Nuovi sviluppi dopo le rivelazioni del pentito» DAL NOSTRO INVIATO PALERMO — .Tommaso Buscetta deve essere portato in quest'aula per confermare le sue accuse.. Prima o poi, doveva pur accadere che qualcuno corcasse di strappare «don Masino» dal suo ferreo Isolamento: 6 successo Ieri mattina, tra I marmi di un'aula di corte d'assise, ma la richiesta non 6 giunta come ci si poteva attendere dal difensore di uno del mafiosi chiamati In causa dal boss. A sottolineare questa esigenza è stato Domenico Signorino, pubblico ministero. In un'aula al pianterreno dell'enorme tribunale di Palermo, ieri mattina si apriva 11 secondo processo del •dopo-Buscelta», 11 secondo del giudizi sul quali le rivelazioni del grande dissociato della mafia possono avere influssi determinanti. 81 parlava dell'assassinio In carcere di Pietro Marchese, eliminato due anni fa come «traditore». Fra gl'imputati tre esecutori materiali (il quarto s'è impiccato In cella) e i presunti mandanti, Michele Greco — già condannato all'ergastolo per il delitto Chlnnici — e Filippo Marchese, boss di corso del Mille. A concludere l'istruttoria i giudici erano arrivati anche senza le rivelazioni di Buscetta, ma adesso «don Masino» aggiunge elementi di estrema importanza: conferma che ad ordinare l'assassinio erano stati proprio Greco e Marchese, aggiunge che slmili azioni potevano essere compiute solo con l'assenso della «commissione», l'assemblea dei capimafla. Per 11 pubblico ministero, è dunque indispensabile che Buscetta sia condotto a Palermo e possa testimoniare liberamente. Nel frattempo, Signorino ha chiesto alla Corte anche di acquisire il mandato di cattura della •notte di San Michele», che nella lunga motivazione contiene già indicazioni interessanti. La difesa, per ora, non ha replicato: lo farà lunedi mattina, alla ripresa del processo. E subito dopo la Corte dovrà decidere. Tener fuori un slmile teste da un processo che coinvolge mafiosi cosi Illustri sarà davvero difficile: 11 trasferimento di «don Masino» a Palermo comporta d' altro canto problemi enormi sul plano della sicurezza. Portare 11 boss in Sicilia significa Impiantare un enorme apparato di protezione, tenere segreto l'Itinerario del viaggio, circondare 11 Palazzo a e a e ri si : ad' mi a. ire, el o di Giustizia con un autentico muro di uomini e armi. Difficile comunque credere che Signorino abbia avanzato questa richiesta senza 1' approvazione del suo ufficio. Se lunedi la Corte d'assise deciderà di condurre Buscetta sotto la luce dei riflettori, bisognerà concludere sul plano dell'indagine che gli altri giudici ritengano già di aver ottenuto dal teste tutto Sarà forse un caso, ma proprio mentre si fa strada questa considerazione, a Palermo sembra essersi diffuso un Improvviso ottimismo. Emanuele De Francesco, alto commissario per la lotta contro la mafia, l'altra sera ha presieduto in prefettura una riusicseleCqupidaCstrdiraBnopamncochalde riunione del comitato per la' sicurezza pubblica. Con lui c'erano i rappresentanti delle province di Palermo, Agrigento, Enna e Caltanisetta; mancavano quelli di Trapani, città «decapitata» nel vertici giudiziari dalla recente decisione del Csm. Al termine dell'incontro, De Francesco ha voluto diffondere un giudizio incoraggiante: le rivelazioni di Buscetta, affermo, promettono «ulteriori sviluppi». Ancora più ottimista è apparso poi, ieri mattina, 11 comandante del nucleo regionale della polizia tributarla, 11 colonnello Gaetano Nanula,, che ha accettato di tracciare al cronista un breve quadro dell'attività di questi ultimi tempi. In due anni, dall'entrata in vigore della legge Rognoni-La Torre, in Sicilia sono stati confiscati patrimoni per una somma enorme: 204 miliardi. Nello stesso periodo gli omicidi sono diminuiti del tre quarti, e i casi di scomparsa (la «lupara bianca») si sono ridotti a tre-quattro l'anno. Merito, spiega il colonnello, delle nuove, piti incisive misure che sui patrimòni mafiosi hanno avuto un effetto devastante: «La mafia non si combatte solo arrestando gli assassini dì Dalla Chiesa o di Chlnnici: colpendola nelle ricchezze accumulate, le si toglie la sua stessa ragione di vita». Le indagini patrimoniali stanno conducendo a risultati eccellenti: soprattutto quando si scava nelle situazioni bancarie precedenti al settembre '82: .Quando la legge Rognoni-La Torre non c'era ancora — continua l'ufficiale — le banche erano considerate sacrari, i mafiosi erano piti tranquilli, e non avevano ancora adottato certe precauzioni.. Giuseppe Zaccaria

Luoghi citati: Agrigento, Enna, Palermo, Sicilia