La Stampa - Consultazione Archivio

4iivmi, una clamorosa sconfitta 4iivmi, una clamorosa sconfitta A Porto Cervo, la barca di Cino Ricci ammirata a Newport battuta per 3-1 nel «mondiale» dei 12 metri dall'imbarcazione inglese con equipaggio tutto italiano PORTO CERVO — Victory 83 ha clamorosamente battuto Azzurra, ha vinto. Ha ottenuto il successo anche nella quarta prova aggiudicandosi definitivamente il campionato del mondo dei 12 metri, organizzato per la prima volta nella storia di queste barche. Con il punteggio di 3-1 in suo favore, si rende pertanto inutile lo svolgimento della quinta ed ultima prova della finale. Molti, fiursi tutti, speravano In un successo dell'Imbarcazione di Cino Ricci e Mauro Pelaschier che tanto aveva fatto sognare gli italiani con le sue imprese in acque americane lo scorso anno a Newport. Ma proprio a Ne¬ wport, Victory 83 (allora con bandiera inglese) aveva fatto provare le prime delusioni ad Azzurra, eliminandola dalla finale tra gli sfidanti del colosso americano. Acquistato poi dal Consorzio Italia per lo Yacht Club Italiano di Genova, 11 battello inglese si è ripetuto (dove peraltro mancavano sia gli statunitensi che i famosi australiani di Australia II) questa volta con a bordo un equipaggio italiano, con in testa lo skipper Bortolotti e il timoniere Scala. La regata decisiva di ieri (se- avesse vinto Azzurra si sarebbe resa necessaria la quinta prova) è stala disputata interamente sotto 11 segno di Victory che, partita con un leggero svantaggio, già alla prima boa era in testa e vi è rimasta sino al traguardo finale, dove Azzurra è giunta con ritardo di l'04". Mentre Victory entrava in porto e riceveva 1 dovuti festeggiamenti. Mauro Pelaschier si fermava alla banchina dello Yacht Club Costa Smeralda per presentare le proteste di Azzurra. Sembra, infatti, che 11 tender (barca appoggio) di Victory all'atto della partenza invece di stare a 200 metri dalle due contendenti si trovasse in mezzo alle, due imbarcazioni a soli 10 metri da Azzurra, creando un elemento di disturbo. La giuria si riuniva subito dopo la regata ma decideva di re- spingere il reclamo, confermando il risultato favorevole a Victory 83. Anche Ricci non sperava molto in un accoglimento della protesta pur dichiarando, subito dopo l'arrivo, che le regate non sono fatte soltanto di barche ed equipaggi ma anche di regolamenti e se questi ci sono vanno rispettati. Prima di Cino Ricci era arrivato in sala stampa 11 timoniere di Victory, Flavio Scala. Naturale la sua gioia moltipllcata per due, perché per lui questa vittoria è una sorta di rivincita nei confronti dei Consorzio Azzurra, che a Newport per l'Amerlca's Cup gli aveva preferito Pelaschier. «Ho dimostrato — ha detto Scala — in questo campionato del mondo quanto valgo e quanto valevo un auno fa; noi di Victory in quattro mesi abbiamo realizzato quanto Azzurra ha fatto in quattro annU. Sull'exploit di Victory è stato, poi, molto leale e convincente Cino Ricci: •L'imbarcazione dello Yacht Club Italiano di Genova è andata meglio di noi in queste regate. C'è un tipo di mare e di vento che può essere più favorevole a una barca e non a un'altra. Loro, in questa gara, sono stati favoriti e non si può dire se ha reso più la barca o V equipaggio. E' stato l'intero team a vincere questo campionato del mondo». Naturale la sollecitazione a parlare della prossima Coppa America in Australia: «/I nostro programma è già fissato. Il 4 novembre saremo a Perth per incominciare la nostra avventura 1987. Qui il mare della Sardegna ci è servito molto, perché le condizioni meteorologiche e il tipo stesso di mare incontrato sono molto simili a quelle di Pcrth: Ancora un riferimento all' Australia. E' stato chiesto a Ricci quale tipo di barca parteciperà alla Coppa America e lui, completamente a suo agio e con molta ironia, ha risposto: «Queste barche che abbiamo qui andrebbero a fondo anche se hanno le pompe di sentina. Azzurra e le altre sono state costruite e realizzate per il mare di Ne- wporl- Vincenzo Frigo