Arbore: cari amici vicini e lontani, senza ironia

Arbore: cari amici vicini e lontani, senza ironia Arbore: cari amici vicini e lontani, senza ironia ROMA — Senza dissacrare, senza prendere in giro, lasciando da parte 11 tono ironico e le battute che mettono in ridicolo: cosi, da vecchio appassionato e con grande affetto, Renzo Arbore condurra, a partire dal 30 ottobre su Raiuno, per cinque martedì Cari amici vicini e lontani, un omaggio alla radio in occasione del suo sessantesimo compleanno. 'Festeggeremo tutta la radio; dalle origini ai giorni nostri — ha anticipato Arbore che, insieme con Riccardo Pazzaglia e Aldo Zappala, c anche autore dei testi del programma —, ospiteremo quelli per cui la radio è stata la palestra fondamentale della carriera, ma anche quelli per cui ha rappresentato una attività di contomo». .Spero che il pubblico non si aspetti un clastico programma alla Arbore — ha aggiunto —, il tono sarà cele¬ brativo: non avrei mai potuto prendere in giro personaggi, come Gigli e Filogamo, per cui ho un timore reverenziale; voci che ho ascoltato quando ero bambino». Intorno al buffet («autentico», sottolinea Arbore) di Cari amici vicini e lontani si riuniranno 1 nomi più noti del tempi d'oro della radio, Nunzio Filogamo, il duo Posano, Silvio Gigli, Achille Togllani, Carla Boni, Olna Lattila, il quartetto Cetra; attori come Ugo Tognazzl, Vittorio Gassman, Dario Fo, Tino Scotti, Monica Vitti e presentatori «storici» come Corrado e Mike Bonglorno. L'accompagnamento musicale sarà affidato al maestro Pippo Barzizza, da sempre prediletto di Arbore .perché appassionato di musica americana» e dal duo «Antonio e Marcello» che riproporrà i brani più famosi di cantanti come Alberto Rabagltatl, Natalino Otto e Marino Barreto. Non mancheranno gli ospiti stranieri, i protagonisti della radio Anni 60 e anche 1 giovanissimi disc-jockey, quelli che la radio la fanno oggi: «/I rivoluzionamento radiofonico degli Anni 60 non è più stato ripetuto», osserva Arbore che, per ricordare i tempi dt «Alto gradimento» e «Bandiera piatta», ha invitato alla trasmissione i suoi colleghi di lavoro, in testa naturalmente Gianni Boncompagnl. .Da allora sono mancate le invenzioni, al massimo sono state riconfermate le trasmissioni con vecchia etichetta, soprattutto non sono stati più pensati programmi a metà tra lo svago e l'informazione». Renzo Arbore, che ammette di essere stato ultimamente .corteggiato» da Berlusconi, è convinto che il futuro della radiofonia è «nella parola e nella musica». .La radio dovrebbe accentuare le ■ differenze con la televisione, non tentare di scopiazzarla, ma realizzare trasmissioni che abbiano funzione di accompagnamento, che facciano da sottofondo. Inoltre dovrebbe sfruttare le sue potenzialità, la capacità di mettere insieme pubblici differenziar ti e soprattutto quella di accontentare gli appassionati della musica con proposte di un certo livello: mi spiego, alla radio potremmo avere Sinatra dalla mattina alla sera, cosa che in tv è impossibile». Delle emittenti private che .fanno radio moderna, ma molto dilettantesca», Arbore dice: .Non sono d'accordo sulla regolamentazione, ma credo che dovrebbero pagare l diritti d'autore alla Siae: in questo modo si verificherebbe una giusta selezione, le più serie sopravvivono, le altre no». Le,

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