Kosher, un rito segreto per il vino degli ebrei

Kasher, un rito segreto per il vino degli ebrei Kasher, un rito segreto per il vino degli ebrei CASTELBOGLIONE (Asti) — Sono arrivati al mattino presto coprendo con teloni i torchi e le macchine della cooperativa «Antica contea di Castelvero». Gli agricoltori che avevano portato sul piazzale le bigonce cariche di moscato le hanno viste sparire dietro la cortina di tela. Da quel momento la loro uva è stata presa in consegna da rabbini e studenti ebrei di stretta osservanza incaricati di seguire e controllare tutta la produzione del vino «fcosher*. cioè dell'unico prodotto enologico consentito dalla religione ebraica. Il primo capitolo della vendemmia «più rigorosa del mondo» è poi proseguito alla Barbero di Canale d'Alba 'Un intero reparto dello stabilimento - spiega Emilio Barbero, amministratore delegato della casa vinicola piemontese - è stato isolato e riservato agli ebrei*. La fermentazione del mosto avviene in vasche sterilizzate e sigillate, filtrazioni e successive lavorazioni non possono essere compiute con agenti chimici (ad esempio non è ammessa la caseina), ma soprattutto l'Intera lavorazione deve essere vista esclusivamente da occhi di ebrei osservanti guidati dal rabbini, pena la nullità del procedimento. Soltanto quando il vino è ormai in bottiglia può tornare ad essere visto da tutti. Sulle etichette la scritta in ebraico ne garantisce la produzione secondo le precise regole della religione ebraica. •Noi garantiamo la metodologia osservante - commenta Avraham Hazzan, rabbino di Milano, che cura per il centro culturale ebraico la produzione del vino kosher ,- seguiamo il codice dietetico della nostra religione. Kosher in ebraico vuol dire permesso, cioè ammesso durante le preghiere e le feste santificate' La produzione di questo vino dopo i primi due anni si è allargata e ora la Barbero vende oltre duecentomila bottiglie l'anno di moscato e «Asti spumante» kosher In gran parte destinate alle comunità ebraiche degli Stati Uniti. 'Stiamo però esportan¬ do anche in Francia, Inghilterra e Israele e ci sono ottime prospettive di allargare il mercato a tutti quesi Paesi dove gli ebrei sono una presenza significativa - aggiunge Emilio Barbero -. Devo ammettere che avevamo iniziato la collaborazione con i rabbini spinti soprattutto dalla curiosità, ma oggi la produzione di vino kosher è diventata un capitelo importante della nostra politica commerciale.. La stessa Barbero (27 miliardi di fatturato), tramite la associata Sterzi di Verona produce i vini Valpolicella e Soave kosher (450 mila bottiglie negli Usa) e avvierà entro un anno anche i Pinot. «/ vini italiani piacciono molto e così dalle comunità americane ci sono arrivate richieste di allargare la gamma dei prodotti, sempre però con la garanzia di assoluta fedeltà alle leggi della nostra religione - aggiunge il rabbino Hazzan -. Del resto non solo il vino è compreso tra i prodotti kosher: ci sono carne, dolci, biscotti. Tra poco avremo anche gli spaghetti. Abbiamo infatti raggiunto un accordo con un pastificio di Fossano per la produzione di paste alimentari koslier. Pensiamo che saranno mollo apprezzate da tutti gli ebrei del mondo*. „ , Sergio Mira vai le Nasce tra Asti e Alba, è diffuso in molte comunità

Persone citate: Avraham Hazzan, Barbero, Emilio Barbero, Kasher, Pinot, Sergio Mira

Luoghi citati: Asti, Fossano, Francia, Inghilterra, Israele, Milano, Stati Uniti, Usa, Verona