Piace ai genitori il sabato senza scuola di Clemente Granata

Piace ai genitori il sabato senza scuola In Lombardia primo bilancio dell'orario flessibile nelle elementari Piace ai genitori il sabato senza scuola DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Ma questi orari scolastici sono davvero cosi uniformi-come indurrebbero a pensare le polemiche di fronte alle*"Ipotési di una maggior flessibilità della frequenza scolastica, quasi che esse fossero rivoluzionarle? Pensiamo a ciò che è accaduto quest'estate in seguito alla proposta di istituire la settimana corta. Pensiamo a ciò che potrà accadere di fronte alla proposta di legge caldeggiata dal presidente della ammissione Istruzione della Regione lombarda, Roberto Blscardinl, di articolare per zone geografiche il calendario scolastico. In realtà alcune esperienze dimostrano che non sono rari i casi di orari elastici. Andiamo a Quarto Oggiaro, quartiere con molti problemi. Ebbene, come c'illustra il direttore didattico Lindo Bocca- maiello, già in quel microcosmo scolastico non esiste uniformità,..in. tema di frequenza alle lezioni, Ci sono tre .scuole elementari: uria di esse adotta per l'intera settimana l'orarlo prolungato con attività integrative, le altre due 11 tempo pieno con il sabato libero. Un'Indagine ha accertato che reo per cento del genitori residenti nel quartiere è favorevole a questo secondo tipo di esperienza. Quarto Oggiaro è un posto d'osservazione atipico? Non sembra. Alla Uil-scuola regionale presentano un quadro molto articolato delle esperienze lombarde. Da esso risulta quanto segue: la scuola materna £ aperta dicci mesi all'anno con il sabato libero; oltre un quarto delle elementari del capoluogo adotta 11 tempo pieno sempre con il sabato libero; le medie inferiori sperimentali hanno 1' orarlo prolungato e la frequenza pomeridiana. Una certa flessibilità, ancorché diversamente motivata e realizzata, appare dunque già in atto, si rileva qui a Milano, e le due proposte dell'on. Mastella c della Regione lombarda di istituire la settimana corta su scala nazionale In ogni ordine e grado di scuola e di adottare calendari scolastici regionali traggono spunto da simili esperienze. Le due proposte, secondo il parere del presentatori, intendono rispondere alle esigenze della didattica, della formazione dell'individuo, del tempo Ubero (con uno sguardo anche al problema più volte dibattuto dello scaglionamento delle ferie di chi lavora), della famiglia, la cui presenza accanto al fanciullo e al ragazzo rischia di essere sempre più labile. Ma di fronte a questa serie di osservazioni che possono indurre a considerare in modo positivo le ipotesi della flessibilità di orari e calendari scolastici si raccolgono anche riserve, provenienti da chi opera nel mondo dell'insegnamento. In genere si fa una distinzione tra i vati tipi di scuola e a seconda che si tratti di settimana corta o di calendario regionale clastico. Dice Alberto Di Donno, presidente dell'Associazione milanese direttori didattici: .Mi sembra che quando si affrontano simili argomenti si tengano presenti piti le esigenze degli adulti che quelle dei bambini. Il sabato libero fa comodo ai genitori perché possono dormire un po' di più, fa comodo, magari anche ai genitori di Quarto Oggiaro che U sabato tono occupati al mercati generali e utilizzano il lavoro minorile. Ma chi pensa al fanciullo, alle sue esigenze di continuità nell' apprendimento? Avrei meno perplessità, invece, di fronte alllntroduzione della settimana corta nelle medie. E Giorgio Porrotto, preside del liceo Parlili: .«Dal punto organizzativo sarei pronto a dare il benvenuto al sabato libero, ma dal punto di vista didattico avrei le mie perplessità perché occorrerebbe prima di tutto riformare ordinamenti e programmi. Attualmente la settimana corta a scuola significherebbe soltanto tenere più basso il livello di produttività e creare un buco nell'insegnamento.. Ma lo stesso Porrotto dimostra una maggiore disponibilità nei confronti della «regionalizzazione» del calendario scolastico: «C'è un problema di differenze di clima, di situazioni ambientali die va tenuto presente.. Sottolinea il professor Giancarlo Mazzocchi, ordinarlo all'Università Cattolica: •L'ipotesi del calendario flessibile urla contro la struttura gerarchica e burocratizzata della scuola, ma se si prevedono clausole di salvaguardia per fatUimpprtapticotnej/li esami-di maturità che devono logicamente svolgersi...nello stesso periodo, ecco, credo clic l'idea sia realizzabile.. •Nulla in contrario — afferma Francesco Crlstaldi, preside dell'Istituto Cattaneo — ma bisognerà dire addio all'orarlo unico, considerato una conquista. Mi domando: ce la sentiamo veramente di tornare indietro?.. Guardando al passato c'è anche chi rileva: -Si parla di vacanze flessibili per facilitare l'alternanza studio-riposo. Ma una volta questa alternanza era prevista in modo molto saggio, razionale e naturale: pensiamo alle interruzioni dei Santi, alle feste infrasettimanali abolite e via dicendo.. Già, quel passato. E se a questo punto qualcuno si facesse avanti e proponesse di ripristinare quelle regole e di ritornare a quel tipo d'esperienza? Clemente Granata

Persone citate: Alberto Di Donno, Giancarlo Mazzocchi, Giorgio Porrotto, Mastella, Roberto Blscardinl

Luoghi citati: Lombardia, Milano, Quarto