Trecento lire per pensione

Trecento lire per pensione Alllnps costa parecchie migliaia Trecento lire per pensione ROMA — Una donna napoletana di 58 anni, Anna Esposito, riceverà una pensione di invalidità di 300 lire al mese (anzi di 280, perché 20 lire se le prenderà l'ufficio postale come tassa), più un assegno di 11.700 lire, per gli arretrati maturati dall'agosto 1981 quando venne presentata la domanda all'Inps. E' una cifra sorprendentemente bassa, ma all'Istituto previdenziale non si mostra nessuna meraviglia. «Di casi come questi — dicono — ce ne sorto moltissimi e ci fanno perdere molto tempo e tanti soldi». Calcoli esatti non sono stati fatti, ma per ogni assegno di 300 lire l'Istituto tra pratiche, registrazioni, memorizzazioni, impiego del personale, trasmissione alla posta, spenderebbe diverse migliaia di lire. Si tratta, spiegano, delle pensioni facoltative, le uniche dove l'inps agisce in for¬ ma puramente privata. A stipulare questa forma di pensione sono per lo più le casalinghe che, versando volontariamente dei contributi, vogliono assicurarsi una retribuzione in vecchiaia o anticipatamente in caso di sopraggiunta invalidità. Accade molto spesso, però, dicono ancora all'Inps, che il versamento volontario del premi o del contributi venga sospeso dopo poche rate. E in questo caso, una volta maturata la pensione, se l'interessato la richiederà, l'inps per legge non potrà far altro che fissare l'assegno mensile sulla base del contributi versati. Ed ecco come escono fuori pensioni facoltative di poche centinaia di lire. Da tempo l'Istituto previdenziale sollecita una revisione della legge e chiede in casi del genere di procedere ad una liquidazione.

Persone citate: Anna Esposito

Luoghi citati: Roma