C'è un arbitro: è la McLaren di Cristiano Chiavegato

C'è un arbitro: è la McLaren FORMULA I La scuderia inglese può decidere l'incertissima sfida fra Lauda e Prost nel G. P. del Portogallo C'è un arbitro: è la McLaren Sinora non ci sono stati favoritismi, ma in passato la lotta per il mondiale è già stata «pilotata» dalla squadra - L'austriaco comunque ha ancora un vantaggio che può amministrare DAL NOSTRO INVIATO ADENAU — Niki Lauda ha mancato una grossa occasione per mettere ko Alain Prost. Questo il giudizio unanime sul Q.P. d'Europa: al NUrburgring il pilota francese ha vinto con estrema facilità mentre l'austriaco ha conquistato un quarto posto che gli sta molto stretto. Quello di Lauda è soprattutto un piazzamento che consente a Prost di sperare di conquistare il titolo mondiale di Formula 1 con maggiori probabi-' lità di quante non ne avesse alla vigilia della gara tedesca. Fra due settimane all'Estorti potrà succedere di tutto ed è proprio questo che Lauda voleva e poteva evitare. Se non fosse incappato nell'imprevisto testa-coda al 22° giro per superare la Splrit di Mauro Baldi, Niki avrebbe avuto buone possibilità di arrivare secondo al traguardo. Ed in questo caso 11 conto si sarebbe chiuso in anticipo. «Ho dovuto frenare bruscamente per evitare la vettura di Baldi — ha detto il pilota della McLaren — altrimenti la mia corsa sarebbe finita in quel momento ed il danno sarebbe stato ancora maggiore». Lauda non se l'è presa in maniera particolare con l'italiano, anche se lo ha blandamente accusato di avere cambiato bruscamente la traiettoria. Ma In fondo sa di avere commesso un errore perché poteva anche aspettare 11 successivo rettilineo per superare una monoposto che era molto più lenta della sua. Certamente Lauda, quando si è reso conto che correva 11 rischio di tamponare la Splrit, ha avuto un'incertezza e per rimediare è stato costretto a bloccare le ruote. Anche un campione considerato freddo e calcolatore come lui può valutare male una situazione quando è psicologicamente sotto pressione. Partito al quindicesimo posto, Lauda non poteva attendere troppo per recuperare sul rivale in quanto aveva davanti a sé corridori che in seguito gli avrebbero reso la vita ancora più difficile. Certo se Niki avesse potuto prevedere le disavventure di Tambay, Warwlck (ritirati), Pi'quet e Alboreto (rimasti senza benzina all'ultimo giro) probabilmente avrebbe frenato la sua irruenza. Ora Prost e Lauda divisi da un minimo scarto si sfideranno all'Estoril. Sulla carta l'austriaco è ancora avvantaggiato perché per mettere le mani sul titolo gli basterà un secondo posto qualora il francese cogliesse un'altra vittoria. Alain è più veloce (su questo non ci isono dubbi, dati di tutta la stagione' alla mano), Lauda può ancora contare. sul suo senso tattico, sulla sua abilità: : nel cogliere le occasioni. In ogni caso la sfida per 11 mondiale è appesa ad un filo e potrebbe volgere da' una parte o dall'altra anche casualmente. In Formula 1 una vettura si può fermare senza spiegazioni possibili anche dopo pochi metri. Rimane 11 fatto che ancora una volta il titolo verrà' assegnato all'ultima prova della stagione. E' da sottolineare che saranno due ! piloti della stessa scuderia a battersi; uno di fronte all'altro. Come si ricorderà nel 1981 ci fu persi-! no il sospetto (mal confermato) che la Williams fosse arrivata al punto di boicottare Carlos Reutemann (in lotta con Piquet) per non dispiacere al suo compagno di squadra Alan Jones. Ora tocca alla McLaren esser arbitra della situazione e della soluzione. Non ci sono argomenti per sostenere che la scuderia inglese preferisca l'uno o l'altro dei suoi due corridori ma l'impressione è che in seno al team ci siano comunque delle «simpatie». Da una parte il manager Ron Dennls e il principale sponsor vedrebbero bene Prost campione, dall'altra la Tag-Porsche potrebbe puntare su Lauda. Cristiano Chiavegato Atlcnau. Alain Prosi, al volante della sua Mei,aren-Porsche, si avvia verso la villoria in Germania

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