In Spagna i comunisti fuori dal patto sociale

In Spagna I comunisti fuori dal patto sociale Sarà firmato oggi l'accordo governo-industriali-Ugt In Spagna I comunisti fuori dal patto sociale NOSTRO SERVIZIO MADRID — Il governo socialista di Felipe Gonzàlez ha finalmente strappato agli industriali e a uno del due maggiori sindacati, dopo difficili trattative, 1'.Accordo economico e sociale» indispensabile per la ripresa economica. La firma è prevista per oggi. L'intesa prevede la creazione di un Fondo di solidarietà per il posto di lavoro, dotato di oltre 600 miliardi di lire, finanziato dallo Stato, dalle industrie e dal lavoratori; la diminuzione dello 0,3 per cento delle trattenute previdenziali; l'aumento del-7 per cento per le pensioni; l'assegnazione straordinaria all'Istituto nazionale per l'Impiego (un organismo che dipende dal ministero del Lavoro) di circa 320 miliardi di lire per assumere 190 mila persone nel settore pubblico. Le retribuzioni aumenteranno del 5,57,5 per cento l'anno prossimo, e del 5,4-6,4 nell'86. Per rilanciare gli investi¬ menti privati e di conseguenza favorire l'occupazione, 1' accordo prevede sgravi fiscali fra il 15 e il 25 per cento a favore delle imprese sugli Investimenti realizzati. Gli investimenti pubblici cresceranno almeno dell'8 per cento nel prossimo anno. Governo, industriali e Unione generale del lavoratori (Ugt, filosoclallsta) sono dunque riusciti a far uscire la trattativa dal vicolo cieco nel quale si trovava da alcuni mesi, a ad accordarsi almeno parzialmente sul punto più controverso, le modalità dei licenziamenti. «Né vincitori né vinti», riassume la stampa spagnola. I datori di lavoro considerano Importante il fatto che il governo riconosca la necessità di armonizzare la normativa spagnola in materia di lavoro a quella In vigore nell'Europa comunitaria (articolo 16 dell' intesa). UUgt ritiene che il documento escluda la possibilità di licenziamenti «selvaggi». Di fatto, gli industria¬ li rivendicano la possibilità non tanto di licenziare liberamente, ma di poterlo fare in tempi più brevi. Attualmente, 1 licenziamenti collettivi devono ottenere, dopo 1' accordo delle parti, l'autorizzazione del ministero del Lavoro, cosa che allunga 1 tempi e aumenta 1 costi. Secondo il sindacato comunista, le Comisiones Obreras, l'intesa è andata a vantaggio dei datori di lavoro. Nel settembre scorso, la Centrale ha rifiutato di negoziare, e rimane contrarla a rendere più elastiche le condizioni per il licenziamento. Governo, industriali e. Ugt si sono impegnati a sottoporre l'accordo alle Comisiones Obreras; ma non si vede come il sindacato comunista potrebbe sottoscrivere l'intesa, dal momento che la Direzione generale dell'Impiego ha già datò il suo assenso alla soppressione di 1794 posti di lavoro alle fonderle Ahm di Sagunto, vicino a Valencia, c^g,,, ,u Monde,i e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Felipe Gonzàlez, Valencia

Luoghi citati: Europa, Italia, Madrid, Sagunto, Spagna