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«Così alleveremo i vitelli doc» Parla il presidente dei consorzi della carne italiana garantita «Così alleveremo i vitelli doc» ROMA — (Le quote per il latte (in pratica un blocco della produzione, n.d.r.) restano un incubo per i produttori, malgrado le assicurazioni date dal ministro Pandolft». Fortunato Tirelli, segretario generale dell'Aia (Associazione italiana allevatori) c presidente del «Consorzio per le carni bovine italiane garantite» è perentorio. Ma la zootecnia da carne va meglio di quella da latte? Nient'affatto: la crisi di mercato, specie per i bovini, ha assunto una gravità preoccupante. . Le cause sono i prezzi troppo alti o la preferenza degli italiani per la dieta mediterranea? I prezzi no, perché la carne è rimasta a livelli accessibili. Con maggior realismo si può parlare di un nuovo modo di mangiare: alcuni lasciano la fettina per il fast food o altro nella convinzione di migliorare la dieta. Non ci sono altri motivi? Si, credo. Alcuni forse si sono allontanati dalla carne bovina per il diffondersi di notizie — spesso interessate — sullo stato sanitario del prodotto, sulla presenza di sostanze nocive alla salute, che verrebbero impiegate per condizionare il metabolismo degli animali all'ingrasso e accelerarne la crescita. Gli allevatori come hanno reagito a quest'ultimo problema? Hanno preso qualche iniziativa contro i loro colleghi disonesti che usano additivi vietati dalla legge? Hanno dato vita a iniziative per fornire ai consumatori «carni bovine italiane garantite», cioè la carne doc. A che punto sono i consorzi creati negli ultimi tempi? Proprio nei giorni scorsi, per iniziativa del «Consorzio carni bovine padane doc» Coalvi per la Razza Piemontese e 5 Ra::e per le razze bianche da carne Chianina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana e Podoleca - è stato costituito il consorzio di secondo grado, al quale spetta il compito dell'iniziativa promozionale, per informare i consumatori sulle carni bovine garantite. Quali controlli verranno fatti sugli animali allevati dagli agricoltori aderenti ai consorzi? I consorzi marcheranno gli animali, che saranno sottoposti a una alimentazione controllata c a periodici prelievi di sangue. Ciò assicurerà, attraverso le analisi di laboratorio, la correttezza professionale dell'allevatore. Come pensa che verrà accolta l'iniziativa dai consumatori? Sono state fatte indagini di mercato? Sono state fatte vendite sperimentali a Cremona, Como, Mantova e Bastia Umbra, con un pacco-famiglia, contenente parti anteriori e posteriori di bovini, a un prezzo di 10-12 mila lire il chilo. L'accoglienza del pubblico ci fa sperare in un successo. Ora bisogna che la gente venga informata di questa in¬ teressante iniziativa. Che cosa intendete fare? Occorrerà una intelligente campagna informativa; inoltre, il pacco-famiglia sottovuoto dovrà tener conto della necessità di fornire anche un appropriato ricettario, per aiutare i patiti della fettina a fare buon uso delle altri parti dell'animale. Quando inizicrete le vendite nei negozi? Appena saremo pronti, speriamo presto, comunque bisogna tener conto che i bovini devono essere allevati nel modo corretto che ho indicato, i Da Bruxelles arrivano notizie di una possibile ammissione di ormoni naturali (come I' estradiolo 171), il testosterone e il progesterone) nell'alimentazione dei bovini: che cosa faranno i vostri allevatori se queste sostanze saranno consentite? Gli aderenti ai nostri consorzi vogliono offrire ai consumatori prodotti genuini e di qualità superiore, quindi non useranno alcuna sostanza di dubbia conseguenza sanitaria. Si augurano che i consumatori sappiano comprendere e premiare i loro Livio Burato Filetto: è magro ma ha pochi sali minerali ACQUA PROTIDI LIPIDI MINERALI ACQUA PROTIDI LIPIDI MINERALI ACQUA PROTIDI LIPIDI MINERALI FILETTO 76,0% 21,0% 1,1% 97,0% SPALLA 70,0% 19,8% 10,0% 174,0% PETTO 65,0% 18,5% 14,0% 806,0% 1) Il quarto posteriore; 2) La lombata (dalla quale si ricavano le «fiorentine» o, senza osso, i filetti e i roaslbecf); 3) Il quarto anteriore