A Napoli c'è un 113 per i topi di Giovanni Cerruti

A Napoli c'è un 113 per i topi Il telefono del pronto intervento riceve le chiamate degli inquilini in difficoltà A Napoli c'è un 113 per i topi NÀPOLI — «Sbrigafeui: li sento, sono qui, camminano sul balcone». La prima telefonata è della signora Erminia Ummarino, che sta su al Vomero, quartieri alti. «Vi prego, fate presto — segnala poi Antonietta Coppola, dal rione Ponticelli —; l'aiutoportiere li ha visti saltre per le scale». Flavio Greco chiama da piazza Riarlo Sforza: •Se li volete acchiappare, si sono appena nascosti in un container». Franco Margiu è spaventato: 'Hanno circondato il rione Cavour, e io ci abito in mezzo». Giuseppina Cosmo, da via Simone Ili, grida: 'Stanno uscendo dai tombini/». Guerra al topo napoletano. Inizio dell'ultima battaglia. Salvatore Scognamiglio, repubblicano della generazione dei quarantenni, assessore alla Sanità, è il nuovo stratega. Duecentocinquanta tecnici sono il suo piccolo esercito antitopi. Si comincia a combattere a colpi di telefono e. come spiega Scognamiglio, si continua con 'appetitosi bocconcini» che in realtà sono a base di un micidiale veleno, il «Dlcumarolo». Il cittadino chiama il numero 31.49.35, segnala la presenza di topi e dall'assessorato partono le squadre, armate di guanti e «bocconcini». Sono squadre di esperti, gente che ha imparato a conoscere il topo napoletano, furbissimo. La linea telefonica è in funzione dalle 16,30 alle 18,30. E le chiamate, alle quattro centrallnlste che si alternano all'apparecchio, non danno tregua: sessanta segnalazioni ogni due ore. •Se la linea funzionasse tutto il giorno — dice l'assessore — le chiamate, continuerebbero allo stesso ritmo. Ma noi, purtroppo, più di tante segnalazioni non possiamo evadere». Cosi, c'è già chi si lamenta: •Mammà Ita telefonato per prima, ma non abbiamo ancora visto nessuno. Solo e sempre topi», protesta Rita, insegnante, figlia di Erminia Ummarino. Per i vari assessori alla Sanità che si sono alternati a Palazzo San Giacomo, il topo oltreché un brutto animale rimane sempre un incubo. I funzionari dell'assessorato, con il passare degli anni, sono diventati autentici studiosi della materia. E' il caso di Flavio Ferrare il responsabile della segreteria che, compitissimo, afferma: »Il topo napoletano, detto comunemente zoccola o ratto di chiavica, e estremamente astuto e altrettanto organizzato. Intelligentissimo, è difficile da combattere. Per vincere là zoccola abbiamo anche tentato la via degli anticoncezionali: ma abbiamo perso noi». Ferrara rivela l'esistenza, e l'assessore conferma, del •topo assaggiatore». 'Abbiamo notato che, quando met¬ tiamo le esdie con i veleni, si avvicina un topo solo: gli altri stanno a guardare. Se dopo un po', in genere un' ora, l'assaggiatore sta bene, gli altri si fanno sotto. Ora, però, con il bocconcino al " dicumarolo", dovremmo farcela. Il dlcumarolo, che è un anticoagulante, agisce lentamente e provoca emorragie interne mortali. Ma il topo assaggtatore, in questo modo, non potrebbe più dare l'allarme agli altri topi». Esche paraffinate oppure in bustine. Nessuna pietà per il nemico topo. L'assessore Scognamiglio, di professione analista clinico, si augura che la sua originale iniziativa giunga a buoni risultati. «Con le telefonate riusciamo a localizzare i topi con esattezza. La gente ci chiama e noi, anche se pochi, anche se costretti a fare i conti con il poco personale che reclama legittimamente per le ore di lavoro straordinario, facciamo il possibile. Contro la Napoli dei topi ci lamentiamo tutti quanti, ma poi finisce che non se ne fa niente e quello si ingrassa e prolifica... Qui ci vuole un piano per la coscienza sanitaria del cittadino. E non solo contro il topo». L'idea di Scognamiglio, da mercoledì, è stata adottata anche da Cosimo Barbato, assessore de alla Nettezza Urbana. Sempre di telefono si tratta, tre linee per un servizio che si chiama •Pronto intervento per la rimozione di rifiuti di particolare rilevanza; E' in funzione dalle 9,30 alle 20. «Ci segnalano e noi avvisiamo le squadre della nettezza urbana — risponde l'usclere-centrallnlsta —; ci hanno segnalato contatners pieni, montagnole di rifiuti/ cumuli, colonne fecali rotte. Ma soprattutto ci hanno segnalato topi: perché, dicono, a quell'altro nùmero trovano sempre occupato». Giovanni Cerruti

Luoghi citati: Ferrara, Napoli