«Un disastro i vertici di Kruscev»

«Un disastro i vertici di Kruscev» «Un disastro i vertici di Kruscev» COME interpreta l'incidente Honecker, il tira e molla, verrà, non verrà, perché non dovrebbe venire? Sono convinto che uno dei fattori che hanno indotto Gromyko al colloquio di Washington sia stato il timore che, se non colloquiava lui, qualcuno degli Stati satelliti poteva farlo con l'Europa occidentale. Secondo me, se i sovietici fossero stati assolutamente sicuri della Germania orientale avrebbero permesso a Honecker di andare nella Germania federale per illustrare la loro linea. I russi ovviamente non erano abbastanza sicuri degli impulsi che .potevano svilupparsi in ambo le parti. Credo che il fatto di aver sentito la necessità di fermare la visita all'Ovest di Honecker sia un segno della loro difficoltà di tenere insieme gli Stati satelliti Dev'essere una sgradevole sensazione per Mosca vedere un partito comunista che aveva il monopolio dell'educazione, dell'informazione-e del potere poliziesco arrivare al collasso totale in un Paese come la Polonia e vedere le sole spontanee rivoluzioni di economie industriali, certamente del dopoguerra, se non di tutto il secolo, nei Paesi comunisti. E i russi devono riconoscere che le tendenze di fondo che si sono manifestate in Cecoslovacchia, in Ungheria e in Polonia esistono anche nella Repubblica Democratica Tedesca. Ritengo ci siano buone probabilità che la visita di Hone¬ cker sia di nuovo programmata. Ma ora che Gromyko è venuto negli Stati Uniti, sarà più facile per Honecker andare a Bonn? Sì, e per questo penso che la visita si riproporrà. Nella sua visione di una Unione Sovietica circondata dall'incertezza nell'Europa orientale e sotto il peso di una battaglia per la successione di lunga durata, non è inevitabile che mentre i russi mirano a una pausa di respiro, siano molto ricettivi-a un'apertura concettuale? La prima cosa che tenteranno di fare sarà di ottenerla senza alcuna contropartita. Credo ci siano stati due vertici esemplari, che furono quasi un disastro. Il primo fu quello Ei- senhower-Kruscev nel 1955, il secondo quello Kennedy-Kruscev nel 1962. Nel '55 tu un disastro perché i leaders sovietici del tempo, poco dopo la morte di Stalin, dovevano riflettere su che cosa era loro necessario per ottenere 'una tregua. Essi pensarono che non dovessero fare altro che incontrarsi con i leaders occidentali c dare l'impressione che fossero stati compiuti grandi progressi verso la pace. Il risultato di questo fu che nell'arco di un anno riconobbero la Germania Est, che essi non avevano mai considerato come uno Stato indipendente. Nell'arco di un anno e mezzo fornirono armi al Medio Oriente, con ciò innescando sicuramente una crisi. Nell'arco di tre anni scoppiò la crisi di Berlino. Il vertice del '62 fu di un, altro tipo. I sovietici si convinsero che Kennedy non era all'altezza del suo compito e perciò un avversario da non prendere sul serio. Non aedo che questo sia ora il nostro problema, ma che sia analogo,piuttosto, a quello del 1955. Dobbiamo tradurre il desiderio generale di una tregua in programmi precisi. Vorrei esortare gli americani ad essere generosi e lungimiranti in questi programmi, ma vorrei anche esortarli a non lasciare che questo si dissolva in amorfe proteste di buona volontà. Concludendo: i russi possono essere disponibili a un approccio concettuale, ma questo funzionerà? Copyright fi.. A. Times S\ridicati-» , e per l'Italia «Li Stampa» Mosca. In un'immagine del gennaio 1976 Kissinger incontra al Cremlino Breznev (al centro) e Gromyko (Tclefoto United Press)