Il leasing risolverà il problema casa?

Il leasing risolverà il problema casa? Il leasing risolverà il problema casa? Fa parte di un progetto presentato dal Sindacato inquilini all'assessore Russo: ne discuterà la giunta comunale - Tre fasce di cittadini in base al reddito per tre diversi modi di acquisto di un appartamento Appartamenti in leasing, mutui agevolati e tradizionali assegnazioni per 1 nuclei familiari con redditi al di sotto dei 10 milioni annui: è il progetto che il Sunia, sindacato inquilini di matrice socialcomunista, ha concordato con 1' assessore municipale all'Edilizia, Russo, lunedi sera e che nei prossimi giorni verrà discusso in giunta per dare una risposta al drammatico problema della casa. Spiega Sergio Fresia, segretario provinciale del Sunia: 'E' un piano che abbiamo elaborato sin dallo scorso febbraio, su un dossier di oltre 40 mila pratiche. L'avevamo già allora presentato alla giunta, ma trovammo resistenze che riteniamo immotivate. Ora pare che ci sia una maggiore sensibilità». Di che cosa.si tratta? Il Sunia ha diviso coloro che sono alla ricerca di un tetto (sfrattati, abitanti di alloggi malsani, famiglie che vivono in locali insufficienti) in tre fasce: persone con stipendi modestissimi e senza risparmi; nuclei con un buon reddito, ma privi di capitali o, viceversa, a salarlo non alto, ma con gnare: e per ogni livello suggerisce una forma diversa d' intervento. Per chi percepisce meno di 10 milioni l'anno, e non ha fondi, c'è la tradizionale assegnazione. 'Le graduatorie municipali — dice Fresia — con la solita trafila. Più che altro bisogna costruire o comperare nuove case. La novità è per gli altri due livelli. Ed è una novità che consentirebbe alla pubblica amministrazione di essere molto più incisiva». Per chi ha un discreto reddito (per esemplo, uno stipendio sul 30 milioni l'anno), ma pochissimo risparmio, il Sunia indica il leasing. Per coloro che invece possono disporre di una ventina di milioni, ma che hanno stipendi non ragguardevoli, propone 11 credito agevolato. Appartamenti in leasing. .Abbiamo calcolato — chiarisce il segretario del Sunia — che per ristrutturare o costruire un alloggio di 75 metri quadrati siano necessari circa 50 milioni. La persona interessata a questa forma di investimento dovrà pagare su¬ bito il 10 per cento di quella somma (5 milioni), poi 400 mila lire il mese (lira 1984), indicizzate al 75 per cento dell' Istat. In 15 anni il cittadino è proprietario dell'immobile con una spesa complessiva, sempre all'attuale potere d' acquisto della moneta, di 8085 milioni». Chi garantirà l'operazione? .Una società mista pubblica e privata — risponde Fresia — che potrebbe avviare l'iniziativa con 50 miliardi (mille appartamenti) e con un rientro immediato di 5 miliardi e poi di 400 milioni il mese: fondi che ritornerebbero in circolo, consentendo nuovi interventi». Mutui agevolati. Anche questa ipotesi, secondo le affermazioni del Sunia, potrebbe realizzarsi, inizialmente, con un miglialo di persone (o nuclei familiari) cui sarebbero concessi prestiti bancari di 20-25 milioni. Osserva 11 segretario provinciale: «Con V impiego di una decina di miliardi si riuscirebbe ad abbattere i tassi d'interesse del 5 per cento, portando i mutui ad un costo di 7-8 mila lire il mese per ogni milione. Ovviamente sarà necessaria la volontà politica di agire, di trovare i contraenti per i capita'1, iniziali, trattando la questione con gli istituti di credito di diritto pubblico». Entro quanto tempo si potrebbe decollare? Fresia è ottimista: .Entro 60 giorni. O, al massimo, entro il 31 gennaio del prossimo anno, quando scadrà là proroga degli sfratti:

Persone citate: Fresia, Russo, Sergio Fresia