Al Cohn, «fratello» di Woody Herman

Al Cohn, «fratello» di Woody Herman Il grande sax a 59 anni è in tournée italiana: stasera suona a Firenze Al Cohn, «fratello» di Woody Herman TORINO — Al Cohn è un uomo felice: lo è per natura, ama la compagnia e la buona tavola, in Italia ha scoperto le acciughe al verde e ne è rimasto conquistato. Ed è felice anche perché ha ritrovato il jazz. Ha 59 anni, e per venti ' ha fatto l'arrangiatore per cinema e televisione, senza muoversi da Canadensis, un paesino nello Stato di New York dove vive con la moglie. • Volevo restare vicino alla famiglia, non mi andava di > girare il mondo come una trottola. Ho visto crescere i miei cinque figli, adesso sono grandi, e io ho deciso che è ora di riprendere in mano il mio sax tenore, e ' fare le cose che preferisco», dice l'uomo che nel '48 con Zoot Sims. Stan Oetz e Serge Chaloff diede vita alla più celebre sezione sax della storia del Jazz, 1 '■. .Quattro Fratelli» di Woody Herman. ,i. .Fu un bel periodo, quello con Woody — ricorda — Quanto ai Four Brothers, lo storio è semplice: nel '46 Zoot Sims ed io suonavamo con altri due sassofonisti — non ricordo come si chiamassero — nel gruppo di Gene Roland. L' anno dopo Zoot andò nella band di un trombettista, Tony Di Carlo, che si esibiva al "Pontrelli" di Los Angeles: con lui c'erano Herbie Steward, Jimmy Giuffre e Stan Gctz. Herman li ascoltò, sinnamorò del sound dei quattro tenori, e li ingaggiò per la sua nuova orchestra; sostituendo Giuffre con Serge Chaloff, che suonava il baritono. Fu quella la formazione die alla fine del 1947 incise Four Brothers, lo arrivai all'inizio del '48 per sostituire Steward: e cosi per molti sono io il "quarto fratello", anche se non è esatto». Ma Cohn non paria molto di quel periodo: «E' storia vecchia, dopo sono successe tante cose», ripete. Il ricordo va ai vecchi compagni, a Zoot Sims («Non sta bene, dovrà essere operato»), a Shelly Manne, batterista che fu una delle colonne dell'orchestra di Stan Kenton, scomparso di recente: «Era un artista e un uomo meraviglioso — dice di lui Al —. Ricordo una sera, durante una tournee, eravamo fermi ai bordi dell'autostrada, guardavamo i camion passare e Shelly cercava di fermarli alzando il braccio e gridando "Taxi! Taxil". Aveva voglia di scherzare». Cohn è arrivato in Italia l'altro giorno. Ieri sera ha suonato al «Capolinea» di Milano, stasera sarà a Firenze,- domani, a Terni. Poi a Roma sabato e ciò menica, il 9 Napoli, il 10 Macerata. 1*11 Forlì, il 12 Livorno, il 13 Como, il 15 Torino, il 16 Biella, il 17 Venezia (data da confermare) e il 18 a Genova. g. f.