Black out, la città piomba nel caos

Black out, la città piomba nel caos Una pala meccanica in corso Corsica trancia il cavo che alimenta due cabine primarie Black out, la città piomba nel caos Per tre ore la distribuzione di energia elettrica è stata irregolare - Colpiti il centro e una vasta zona a Sud - Semafori in tilt, ascensori bloccati - I vigili del fuoco hanno compiuto 70 interventi per soccorrere persone prigioniere Non si sono aperte le saracinesche dei negozi, alcuni uffici pubblici paralizzati, salvati i pasti caldi per gli asili Ore 8,48 di ieri, Torino si ferma. In decine di migliaia di case, di fabbriche e di uffici si interrompe l'energia elettrica. Sono momenti d'allarme. SI spengono le luci, gli ascensori si bloccano, numerose persone restano intrappolate. Le porte di sicurezza delle banche si chiudono alle spalle dei clienti, le saracinesche del negozi restano ferme a messa, via, 1 commessi stanno fuori, smarriti, in attesa di capire cos'è accaduto. Si spengono frigoriferi e macchine elettriche, nei bar non funzionano le macchine per il caffè, alcune aziende si paralizzano per lunghi attimi prima che 1 gruppi autogeni si mettano in moto (giornali, tv private e Centro produzione Rai hanno potuto lavorare proprio grazie al gruppi autogeni). I semafori vanno In tilt, 11 traffico piomba nel caos. Un black-out, forse il più vasto mal accaduto in città, colpisce due grandi aree urbane, il centro e la parte sud. In pochi minuti serpeggia il panico. I centralini dei vigili del fuoco e del vìgili urbani trillano impazziti. Migliaia di telefonate anche alla Sip e alla Stampa. Cresce la confusione. Cosa è accaduto? A lungo nessuno sa rispondere. Nella tarda mattinata, finalmente, l'Enel riesce a dare una spiegazione. mVna pala meccanica, in corso Corsica, ha tranciato un cavo da 20 mila volt che alimenta la rete di distri- bufone — dice 11 dott. Giuseppe Piglia, capo del servizio segreteria dell'Enel — In seguito all'incidente, due delle quattro cabine primarie di cui disponiamo sono andate fuori uso. In una, successivamente, quella di via Valfrè, è entrato in funzione il dispositivo anti-incendio che ha inondato il locale». Intanto, le squadre di pronto intervento dell'Enel cercano di riattivare il servizio, alimentando le utenze attraverso altre cabine primarie. In molti casi riescono a ridare la luce dopo una decina di minuti. In qualche zona, per fortuna ristretta, il disagio si protrae per oltre tre ore. cOdsmstnmQtSlapplefs Ma il guaio è fatto. Il bilancio del black-out è pesante. Oltre 70 interventi dei vigili del fuoco mobilitano sci squadre complete. -Nella maggior parte dei casi — spiegano al comando — si è trattato di persone imprigionate negli ascensori». Problemi? 'Nessuno in particolare. Qualche anziano si è spaventato». Una donna in piazza Statuto è stata colta da malore, ma si è ripresa subito. Piovono le lamentele. Chi abita nei piani alti non sempre riesce ad avere l'acqua perchè si sono bloccate anche le autoclavi. Si spengono i frigoriferi, cominciano a scongelarsi i freezer. I sema¬ fori in molti incroci continuano a restare spenti. E il traffico, già di per sè un problema, provoca disagi in aumento, migliala di automobilisti sono in balia di se stessi: code, clacson, tensione. -Abbiamo subito mobilitato tutti gli uomini», dice l'assessore Almondo. Ma non basta. Oli ingorghi si moltiplicano, autobus e tram registrano ritardi medi di una ventina di minuti. Nel frattempo si precisano ulteriormente le dimensioni e le conseguenze del black-out. Alla Camera di Commercio i terminali sono fermi: niente consultazioni nè documenti sino alle 11. pn—rmpdvmvdefOlsnvvt E negli ospedali? ^Nessun problema — spiega la direzione sanitaria delle Molinette — abbiamo una linea preferenziale e centraline autonome». Ma non molti sono stati previdenti. .L'ufficio tecnico del Comune già. alle 9 interviene per una serie di allarmi, min via Moretta c'erano le vaccinazioni che rischiavano di andare a male. Medicinali erano in pericolo nel /rigoriferi della farmacia di corso Orbassano. Un brevissimo allarme è venuto anche dalle scuole materne di corso Regina 43 e dalla Boncompagni di via Vidua». Senza un intervento sollecito sarebbero saltati 1 pasti caldi nelle elemen¬ tari e non si sarebbe potuto cucinare negli asili nido. Mentre l'Enel continua a ripristinare il servizio, alle 10,15 i terminali della Cassa di Risparmio e di tante altre agenzie di banche sono fermi. -Disponiamo di un gruppo di continuità che garantisce un'autonomia di venti minuti. Abbiamo preferito spegnere l'apparato dalle 9,30 per un'ora». Anche in alcuni uffici comunali non è possibile avere documenti. Il blak-out evidenzia quindi una serie di disagi. Ai mercati generali, per esemplo, dove non esistono generatori autonomi. Problemi anche all' obitorio, dove la luce resta spenta per quasi mezz'ora. •Negli u//ici di corso Novara, dove non ci sono celle frigorifere — spiega un impiegato — abbiamo provveduto con l' energia che ci deriva dai pannelli solari». La situazione, finalmente, si normalizza. Risolto il black-out, restano i problemi. Come è possibile tranciare un cavo dell'elettricità? «La precauzione principale — dice ancora Giuseppe Piglia — dovrebbe essere quella che, a ogni scavo, il responsabile prenda contatto con i nostri uffici per accertare l'esatta ubicazione dei cavi, evitando anche grossi pericoli per chi opera». L'assessore Vlndigni: -Ogni martedì si riunisce una commissione per i lavori sul suolo pubblico e sono fornite tutte le indicazioni utili». Adriano Provera l.a mancatila di energia elettrica ha fatto spegnere i semafori in gran parte della citta ed il traffico è piombato ovunque nel caos

Persone citate: Adriano Provera, Almondo, Boncompagni, Giuseppe Piglia

Luoghi citati: Torino