Inflazione sotto il 10%
Inflazione sotto il 10% Era dal marzo del '73 che non scendeva così in basso Inflazione sotto il 10% A novembre uno-due punti dì contingenza - Per Cori a è realistico il tetto del 7% nell'85, ma ammonisce: attenzione al costo dei lavoro - Allarme di Romita: il debito pubblico assorbe oltre i due terzi del credito ROMA — I ministri del Tesoro Oorla e del Bilancio Romita hanno avviato ieri alla Camera l'iter parlamentare della legge finanziaria, confortati dai buoni risultati sull'inflazione: a settembre, secondo 1 dati ufficiali dell'Istat, il costo della vita è cresciuto di appena lo 0,7 per cento. Un aumento contenuto che porta, per la prima volta dal marzo '73, il tasso tendenziale di inflazione annuo sotto il >tetto« programmato del 10 per cento, esattamente al 9,8, contro il 10,4 di agosto. Se anche nell'ultimo trimestre dell'anno 1 prezzi resteranno sotto controllo (ma preoccupa l'annunciata raffica dì rincari per la benzina e gli altri prodotti petroliferi), l'obiettivo di un'inflazione al 7 per cento nell'85 sarà davvero a portata di mano. Inoltre, 11 modesto incremento di settembre farà muovere di poco la scala mobile, con un mini-scatto trimestrale a novembre di un punto, massimo due punti se si conteggeranno i decimali. Goria non ha perso l'occasione per replicare ironicamente al vicesegretario repubblicano La Malfa, scettico sui conti e sulle cifre previsionali del governo. -Indicare obiettivi impossibili — ha rilevato il ministro del Tesoro — è sciocco, cercare di raggiungere obiettivi ambiziosi è necessario. Fino a gualche mése fa, molti ci chiamavano sciocchi, né le cornacchie cesseranno di gracchiare. Però, ciò che conta è un'altra cosa: gli italiani possono ora avere più coraggio e più speranza perché hanno avuto un'ulteriore prova della nostra possibilità di farcela a risanare il Paese-. Nel suo Intervento di apertura del dibattito parlamentare sulla finanziaria Goria, al pari del collega Romita, ha comunque ammonito che la politica di bilancio da sola non basta a far cadere il tasso di Inflazione. E' anche necessaria una efficace politica del redditi e di controllo dei salari. Di conseguenza, è indispensabile la collaborazione delle parti sociali. Ma la trattativa sindacati-imprenditori sul costo del lavoro è ancora a venire e questo fatto allarma non poco il governo. Per di più, il clima tra le parti sociali, dopo le aperture dell'estate, non è dei migliori, perché tra Conflndustrla e Cgll-Cisl-Uil si sta per riaprire la «guerra delle cifre», proprio sui decimali degli scatti della contingenza e sull'aumento del costo del lavoro che si registrerà a fine '84. La relazione previsionale programmatica parla di un incremento del costo del lavoro rispetto all'83 di appena il 5,3 per cento. Secondo gli industriali si tratta di un dato sottostimato, mentre per 1 sindacati è «una novità clamorosa che potrebbe creare nuovi spasi per la contrattazione'. Il vicedirettore della Conflndustrla, Carlo Ferroni, sostiene infatti che il dato reale di incremento sarà dell'8,8 per cento. Al contrarlo, Galbuscra della UH giudica, «attendibile» la cifra del documento governativo. L'altro nodo dell'azienda Italia è il deficit pubblico. Romita, parlando ai deputati di Montecitorio, ha osservato che «11 livello di 96 mila miliardi di fabbisogno con cui ci apprestiamo a chiudere i conti dell'84, pur comportando una discesa nel rapporto con il Pil (prodotto interno lordo) dal 16,5 al 15,7 per cento, rimane del tutto squilibrante, in guanto assorbe oltre due terzi del credito totàìè'iritér710... Uno dei punti cardine della manovra '85 sarà quindi il rlequilibrlo della spesa, puntando ad eliminare gli sprechi e ad una più oculata utilizzazione delle risorse. Più polemico, sempre nei confronti di La Malfa, il ministro del Tesoro Goria. Non c'è alcun deficit sommerso, ha detto, in quanto per una corretta lettura del bilancio '84 è necessario sottolineare le differenze rispetto alla stesura dei documenti economici degli anni precedenti. E' il caso, ad esemplo, delle «regolazioni di contabilità» che, se pur riportate nel bilancio, hanno prodotto 1 loro effetti economici in passato. Queste voci, come il debito di oltre 2000 miliardi delle Poste per le pensioni di invalidità, vanno quindi enucleate dal resto della spesa. Negli anni a venire si dovrà arrivare àd un debito pubblico sempre più trasparente. La Malfa resta però del suo parere: -C'è un debito sommerso die finirà per emergere.. Emilio Fucci 26 24 22 20 18 16 141210- |4- & Una svolta storica Andamento dell'Inflazione dal 1970 al 1984 Dati In % 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 Il ministro Goria
Persone citate: Carlo Ferroni, Emilio Fucci, Goria, La Malfa, Romita
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