Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi L'urgenza non smuove l'elefante burocrazia: nove mesi per un certificato • Anche gli osti scoraggiano il turismo • «La nautica è salutare? Roba da infarto» - Il vento della breakdance - Accade Una lettrice ci scrive: •Avendo lasciato gli studi di giurisprudenza dopo il 1° anno, mi reco presso la segreteria della facoltà in via Po 13 per la restituzione del certificato provvisorio del diploma di ragioneria presentato all'iscrizione e necessario per ottenere dall'istituto, dove ho conseguito la maturità, l'originale. L'addetto mi fa sottoscrivere una dichiarazione di rinuncia agli studi e consegnare il libretto universitario: "Torni tra due mesi". • Trascorso il tempo, mi ripresento, ma il documento non è ancora pronto. Cosi per altre due o tre volte, dopo aver fatto ore di coda, V impiegata incaricato (ora trasferita altrove), mi comunica che la domanda è svanita e il certificato provvisorio risulta introvabile. •Oggi dopo nove mesi dalla data di presentazione della rinuncia agli studi universitari (1° febbraio '84), ho ottenuto dal personale addetto alla segreteria il certificato desiderato e con quello la sorpresa di sapere che la mia domanda era ancora ferma in archivio in attesa di passare alla firma del rettore. Questo fatto è avvenuto presso la segreteria di un' università e purtroppo chi ne subisce le conseguenze è lo studente, per il quale è forse pia impegnativo affrontare la burocrazia delle pratiche universitarie che non le materie di studio». Antonella Vinata Una lettrice ci scrive: •Dicono che il turismo è in crisi, e certi osti non lo incentivano sicuramente coi loro prezzi-pirata. • Verso il 20 settembre ci trovavamo, io e mio marito, a Sorrento. Decidemmo di fare una gita a Capri. Poiché immaginavamo che il posto fosse "caro" pensammo di fare a mezzogiorno uno spuntino a base di panini. •Seduti in un bar non di lusso, consumammo un hamburger mal cotto e un panino con una fettina di prosciutto, una sottiletta e una foglia d'insalata, una birra piccola ed un'acqua brillante. Totale 17.500 lire. • Certo avremmo dovuto guardare il listino prezzi prima di ordinare: ma era appeso molto in alto, seminascosto, difficile da raggiungere e da vedere. E poi, chi va a pensare di controllare i prez¬ zi di semplici panini prima di ordinare? , «A noi fu rilasciata ricevuta fiscale per 17.500 lire, (allego fotocopia), ma osservammo, durante il nostro amaro spuntino, che a nessuno del numerosi turisti tedeschi veniva rilasciata. Che pacchia! Molto denaro, in fretta, ed esentasse». Segue la firma Un lettore ci scrive: •Sentite questa: esco dalporto con la mia barca per fare un bagno in acque più pulite e mi ferma la motovedetta della Finanza per un normale controllo. Tutto in regola e tiro un sospiro di sollievo, sapendo, per esperienze di altri, quanto siano macchinose le procedure. Poi il comandante la motovedetta mi chiede di fargli vedere la ricevuta della tassa di stazionamento dell'anno precedente. •Per l'anno in corso è tutto in regola, ma non posso mostrare guanto richiesto. Viene redatto un verbale con molte addizioni e un risulta- "to per 374.000 lire (la tassa,' che regolarmente pago, è di 70 mila lire circa). •Faccio presente che, avendo già regolarmente pagato a suo tempo, posso dimostrare di essere in regola ed il giorno dopo mi presento con un documento della dogana, con firme e controfirme, dal quale risulta che ho pagato per V anno precedente. Il comandante riconosce che sono a posto, ma lui, il verbale, lo manda avanti lo stesso; è un militare!.Ho dovuto chiedere l'ausilio di un legale, fare opposizione, e non so come finirà. •E poi dicono che la nautica è uno sport che fa bene. Roba da infarto!». Segue la firma Un lettore ci scrive: •E brava Torino! Noto che, malgrado i gravi problemi che ti assillano (traffico nel caos, crolli, disoccupr «ione...), trovi anche il tempo per l'ennesima crociata in favore della moralità pubblica. Un gruppo di baldi giovanotti e splendide fanciulle aveva ricreato un angolo di Harlem davanti al tempio dell'Arte e abusivamente (egratuitamente) dava spettacolo esibendosi in quella serie di acrobatici movimenti che vengono chiamati breakdance. Questo naturalmente non poteva essere tollerato. •Cacciati dal "Tempio"per far posto a una mostra che poteva essere alloggiata altrove, allontanati dal monumento al Duca d'Aosta (forse il generale non amava la danza), ultima loro roccaforte il monumento al Carabiniere ai Giardini Reali, roccaforte espugnata oggi, 28 settembre, da "civlch" e polieia. •I resti di quello che era un vento di allegria nella mia grigia città rìsale oggi in disordine le caotiche vie cittadine che aveva disceso con tanta baldanza. Cara Torino! Fra le tue molte onorificenze, perché non t'insigniamo anche della medaglia all' intolleranza?». Sergio Mezzo Una lettrice ci scrive: «Voplio fare un elogio al personale dello smistamentoposte di via Spano ed uno alla postino di via Ouidobono. Da tempo aspettavo un plico da Milano: mi è stato recapitato, malgrado cognome, via, codice postale errato». Maria Casalegno

Persone citate: Antonella Vinata, Maria Casalegno

Luoghi citati: Aosta, Capri, Milano, Sorrento, Torino