Per i 35 anni dalla Repubblica nuove armi in parata a Pechino

Per 135 anni dalla Repubblica nuove anni in parafa a Pechino Mezzo milione di persone celebrano la «modernizzazione» del Paese e il trionfo personale di Deng Per 135 anni dalla Repubblica nuove anni in parafa a Pechino NOSTRO SERVIZIO PECHINO — La Repubblica Popolare Cinese ha celebrato ieri mattina il suo 35° anniversario con una grande parata fastosa e pittoresca. Mezzo milione di persone — civili e militari — sono sfilate lungo l'ampia Changan e sull'immensa piazza Tien An-men, davanti alla porta della Città Proibita, dove stavano 1 dirigenti del regime. Per un'ora e mezzo tutte le Immagini della Cina d'oggi sono passate davanti a Deng Xiaoplng, questo ometto di 80 anni per il quale l'intera commemorazione era, in un certo senso, l'apoteosi. L'uomo che soltanto otto anni fa usciva una volta di più dal purgatorio, dopo la caduta della «banda dei quattro», per riprendere a poco a poco le redini del Paese, ha passato In rivista le truppe, poi ha pronunciato l'unico discorso della giornata In qualità di presidente della Commissione militare' del Comitato Centrale. Con voce ferma e stentorea, rotta solo da qualche colpetto di tosse, Deng ha insistito sulla priorità della «modernizzazione socialista». Presentando 11 recente accordo con la Gran Bretagna su Hong Kong come esempio della «soluzione dei conflitti internazionali attraverso il negoziato», ha ricordato che la Cina auspica «la riduzione degli armamenti, soprattutto di quelli nucleari, da parte delie superpotenze». Ma «in una situazione internazionale che si va gravemente deteriorando, dobbiamo rafforzare le difese nazionali». Deng ha concluso con un appello alla rluniflcazione con Taiwan, ricordando che «la nostra politica... ha profonde radici nel cuore di tutti i discendenti dell'Imperatore (Hallo», 11 mitico fondatore della Cina. La parata è stata aperta dall'Esercito popolare di libe¬ razione, corpo ibrido formato da veterani della guerra civile e da nuovi specialisti, tutti ancora lacerati tra le vecchie ideologie (l'organismo fu la punta di lancia della Rivoluzione Culturale) e la realtà d' oggi; da fanti contadini messi in rotta dal vietnamiti cinque anni fa, ma anche da unità dotate di armi moderne. SI sono visti sfilare nuovi carri armati, jeep, trasporti truppe blindati, semoventi d' artiglieria e missili, a media e lunga gittata, e balistici intercontinentali, tra i quali il Zhulang lanciatale da sommergibili. La Tien An-men era piena di bambini che sventolavano' mazzi di fiori multicolori al passaggio del rappresentanti dei vari strati sociali, Innanzitutto contadini e operai. Davanti al grandi ritratti di Marx, Engels, Sun Yat-sen, Lenin e Stalin, sfilavano costumi e strumenti musicali tradizionali, ma anche abiti occidentali simbolo della modernizzazione. Fra gli slogan più evidenti: «Il tempo è denaro», «L'efficienza è vita». Alla festa hanno preso parte anche esponenti del settore privato, seminaristi e campioni olimpionici. Certo, l'entusiasmo non era corale, in una popolazione urbana che incomincia a mostrare un certo cinismo. Ma è stato fatto tutto 11 possibile, perché quello dell'anniversario non fosse un giorno come gli altri, e fosse un giorno da ricordare. Oltre alla vacanza, 1 lavoratoti sono stati pagati con un settimana d'anticipo e hanno avuto una gratifica che in alcuni casi superava lo stipendio di un mese. A quanti hanno contatti con gli stranieri, come 1 dipendenti del metrò, sono state distribuite cravatte. E capitava di sentirsi chiedere come si fa il nodo. Patrice De Beer Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampa» Pechino. Un gigantesco busto di Mao Tse-tung sfila sulla piazza Tien An-men durante la parata per il 35° anniversario della Repubblica Popolare Cinese (Tclcfoto United Press)

Persone citate: Deng Xiaoplng, Engels, Lenin, Mao, Marx, Patrice De Beer, Stalin, Sun Yat-sen