L'Olanda d'oro

L'Olanda d'oro L'Olanda d'oro DURERÀ" soltanto fino al 18 novembre la mostra di pittura olandese del Seicento alla Royal Academy di Londra, che è alla terza tappa dopo Phlladelphia e Berlino. Un centinaio di capolavori scelti fra la sterminata produzione che, fenomeno che si doveva ripetere solo nei nostri tempi, la borghesia olandese del XVII secolo richiedeva agli artisti dell'epoca. Entrarono cosi nei «salotti buoni» di quel bravi e ricchi mercanti e navigatori soggetti nuovi: interni borghesi, nature morte, scene di genere che riflettevano come in uno specchio ciò che stava loro Intorno. Non più santi e martiri, personaggi mitologici e ROMA L'economìa in mostra Apre a Roma 11 22 settembre una grande mostra dedicata a «L'economia italiana tra le due guerre, 1919-1939», forse la prima mostra di politica economica finora realizzata, che non mancherà di suscitare interesse sia per l'argomento trattato, l'economia del ventennio fascista, che per l'Insolita cornice, che la ospita: il Colosseo! Un Anfiteatro Flavio nel quale, grazie alla collaborazione di Cinecittà, studi di design e ditte specializzate nell'allestimento di mostre, è stato recuperato uno spazio esposltlvo di circa 10.000 metri quadrati e che appare per l'occasione in una veste inconsueta: sono stati infatti ricostruiti l'alta torre latti ricostruiti ratta torre classici, ma la vita di ogni giorno per la gioia dei borghesi di Amsterdam, di Delft, di Leida. E 1 pittori ai quali commissionavano queste tavole e tele di non grandi dimensioni erano spesso considerati poco più che bravi artigiani, pagati poco, in media dalle due alle 400 mila lire per quadro. Spesso questi Maestri avevano altri mestieri, gestivano ristoranti o panetterie, ma 1 loro nomi sono tra quelli più amati anche dai non specialisti: Jan Vermeer, Pleter De Hooch, Gerard Dou, Gerard Ter Borch, Gabriel Metsu, Carel Dujardln, Jan Steen. Sono 1 nomi che si ritrovano fra i 60 autori dell'esposizione londinese che ha il momento più che un tempo ne consentiva l'accesso all'interno e tre ordini di archi di legno come alle origini. La mostra, patrocinata dal Comune di Roma e dall'Ipsoa, 1 cui Annali dell'Economia italiana costituiscono un valido supporto scientifico, propone una serie di gigantografie commentate da sintesi esplicative e statistiche, ed è suddivisa In 13 sezioni: Il quadro politico e l'evoluzione della società Italiana, La politica economica e 1 conti della nazione, La politica monetarla e creditizia, La politica fiscale e la finanza pubblica, La politica sociale e sindacale, Agricoltura e alimentazione. Industria e artigianato, Commercio, turismo e trasporti, Comunicazioni, Energia e ricerca, più una comunicazione sul Manifesto industriale da Mario Slronl a Boccaslle, presentata da Giorgio Bocca, una sull'Economia coloniale a cura di Luigi Goglla ed infine una sulle Cartiere . Burgo di Alfio Mola. Sempre nell'ambito della mostra si svolgerà un'ampia rassegna del manifesto pubblicitario degli anni 20 e 30 e un'esposizione di strumenti e prodotti tipici dell'epoca in modellino o In originale; per esemplo, le auto Balilla, Topolino e. Api-Illa e un modello del transatlantico Rex. In sottofondo, un repertorio di canzonette d'epoca. canzonette depoca.

Luoghi citati: Amsterdam, Berlino, Comune Di Roma, Londra, Olanda, Roma