Dall'Argentina all'ombra di Borges

Queneau si esercita in Irlanda Queneau si esercita in Irlanda con donne e terroristi Dall'Argentina all'ombra di Borges di guerriglia tra inglesi che muoiono al grido di «Dio salvi il re» e irlandesi che tracannano ettolitri di «vischi» e hanno per parola d'ordine «Finnegans Wake» non riesca, per la prima volta, a convincersi della necessiti del suo divertimento. La chiave del mistero è nella natura strettamente parodistica del romanzo e nella difficoltà di recuperare — attraverso le inevitabili attenuazioni della traduzione e in assenza di qualunque nota informativa — i tratti salienti del modello che l'autore si è divertito a deformare. Per di più quel modello — che è il romanzo d'azione americano — è ormai quasi completamente scomparso dalla memoria dei lettori, mentre nel 1947, quando Queneau scriveva Troppo buoni con le donne, era in piena voga, diffuso ad altissime tirature nella famosa «Sèrie Noire» inventata e diretta da Marcel Duhamel. Per imitarlo, il giovane Boris Vian aveva assunto la RISPETTO a tutte le altre opere di Queneau che sono arrivate in Italia — romanzi come Zazie nel metrò e / fiori blu, poemetti come Piccola Cosmogonia portatile, saggi come Segni, cifre e lettere, pezzi di bravura come gli Esercizi di stile — Troppo buoni con le donne rischia di sembrare un'opcrina minore, priva tanto dell'ilare saggezza quanto del rigore compositivo che contraddistinguono le voci disparate della sua bibliografia. La storia, animata c incalzante, è quella dell'assalto di sette ribelli repubblicani a un ufficio postale di Dublino nel 1916, delle tragicomiche complicazioni provocate dalla loro convivenza con un ostaggio di sesso femminile seducente e infido come Genie Gindie, della loro fine eroica e non proprio meritata sotto il cannoneggiamento della flotta inglese e poi di fronte al plotone d'esecuzione. • A pane qualche originale spunto di corniciti soprattutto farsesca e qualche pagina di godibilissima invenzione stilistica (come il «flusso di coscienza» a cui si abbandona Genie nell'intimità dei lavatone), tutto vi appare però prevedibile, esile, forzato: prevedibili gli sviluppi della vicenda, esile il pretesto, condensato nel titolo, dell'ingratitudine con cui le donne ripagano le più (o meno) cavalleresche attenzioni; forzate e caricaturali la rappresentazione dell'ambiente, la caratterizzazione dei personaggi, la cadenza degli episodi, la forma, ostentatamente gergale, del linguaggio. Si ha insomma l'impressione che, qui come altrove, Queneau sia guidato soprattutto da un'esigenza ludica, ma che nel costruire questo scatenato episodio Pattu «Scrittori tedeschi» di Chiusano fittizia identità del negro americano Vernon Sullivan, dalla quale, dopo lo scandalo provocato dal romanzo J'iraì cracker sur vos tomba, non sarebbe mai riuscito veramente a emanciparsi. Con minore foga e maggiore ironia, ma senza' risparmiare nulla neppure lui nel dosaggio dell'erotismo e delle atrocità, Queneau aveva seguito la stessa strada, inventandosi addirittura per Troppo buoni con le donne un duplice alibi, quello di una autrice irlandese di nome Sally Mara e quello di un traduttore, francese, Michel Prcsle. Di tutto questo, nulla sa il lettore italiano, a partequello che riesce ad arguire da una nota sibillina di pagina J7 che definisce il libro un «finto romanzo tradotto»; ed è invece quanto serve per coordinare questo strambo romanzo d'azione a tutte le altre opere di Queneau (non fosse che come centesimo e supremo dei novantanove Esercizi di stile che aveva pubblicato glia anliguerriglia in Irlanda AI tempi di Sarah Kemble Knight (1666-1727), le poche centinaia di miglia che separavano Boston da New Havcn e New Haven da New York costituivano una distanza enorme. Percorrerle in groppa a un cavallo tra le foreste e t boschi della Nuova Inghilterra, attraversando spesso a guado o in canoa fiumi e torrenti in piena, non era imprésa da poco, specialmente per una donna sola, costretta a ogni tappa a trovarsi guide nuove e a procurarsi da ' mangiare e da dormire nelle locande non sempre rispettabili sparpagliate lungo la strada. La Knight, costretta al viaggio da motivi economici (si trattava verosimilmente di risolvere una complicata questione di eredità) ci mise, tra l'andata e il ritorno, circa cinque mesi, dal 2 ottobre del 1704 al 3 marzo dell'anno successivo. E, come si usava a quell'epoca, quando di ogni avvenimento straordinario si lasciava traccia in una cronaca o in un diario, riportò gli episodi salienti di quella -impresa memorabile- in un breve resoconto destinato a soddisfare la curiosità dei parenti e degli amici. Pubblicato postumo negli Stati Uniti nella seconda metà dell'Ottocento e in quello stesso anno) oppure per trasformare l'opera minima del grande scrittore in opera massima («epica», direbbe lei) della modesta c apocrifa Sally. Non è un semplice gioco di parole. Non può essere infatti casuale né insignificante che, solo per costruire questa sua parodia, Queneau abbia voluto assumere un'identità così diversa e cosi improbabile, tanto più che a questo, che in origine era un semplice pseudonimo, ha poi assegnato (nel Journal intime del 1950) una biografia e un carattere, bizzarri entrambi quanto si conviene a una sorella maggiore di Zazie. E pseudonimo, biografia, carattere di Sally Mara hanno raggiunto un tale grado di autonoma vitalità che;- quando Queneau nel '62 ristamperà tanto il romanzo che il diario nelle Oeuvres compiila de Sally Mara, si dovrà accontentare di ritagliarsi un ruolo di curatore e non potrà impedire alla sua petulante antagonista di alzare un velo impietoso sui misteri della creazione artistica e di sostenere in una sconcertante prefazione che «non è sufficiente che il nome di un autore sedicente reale figuri sulla copertina di un libro perciò questi sia il vero autore delle opere precedentemente pubblicate sotto il nome di un autore cosiddetto immaginario». Epigrafe indispensabile per questo come per ogni altro romanzo apocrifo e inopinata verifica per Queneau dei^guìti stia») può andare^ incontro anche il più smaliziato degli scrittori per essere troppo buono con le donne. Giovanni Bogllolo Raymond Queneau: «Troppo buoni con le donne». Trad. di Giuseppe Guglielmi, Einaudi, 162 pagine, 16.000 lire. PALERMO — La gloria del Premio Internationale letterario Mondello, arrivato alla decima edizione, ha consegnato Ieri sera 11 riconoscimento per l'opera prima ad Aldo Busi per «Seminarlo sulla gioventù» ( Adelphl) e per la traduzione a Giuseppe Bevilacqua per «Luce Coatta» di Paul Celan (Mondadori). Il premio per la migliore opera Italiana 6 andato a Italo Calvino per «Palomar» (Einaudi). Il premio per la migliore opera straniera era stato assegnato ad Adolfo Bioy Casares per «Il lato dell'ombra e altre storie» (Editori Riuniti). Ma lo scrittore argentino non ha potuto lasciare Buenos Aires per la malattia della moglie, la scrittrice Sllvlna Ocampo. Pubblichiamo un profilo dell'autore. Adolfo Bioy Casares ni fantastiche, suggestioni dell'irrazionale e dell'ipnosi, e 'quell'analogia misteriosa tra esistenze diverse e una certa forma di magia chiamata simpatica.. Il tutto in uno stile personalissimo in cui prevalgono 11 gioco linguistico e l'esplorazione parodistica del linguaggio. Adolfo Bioy Casares In proprio, per cosi dire, vanta poi altre opere famose: da L'invenzione di Morel scritta fin dal 1940 e tradotta nel 1966 a Piano di evasione del 1954 al Sogno degli eroi del 1954 (tradotto nel 1968) al Diario della guerra al maiale del 1970. tradotto nel 1971, a Dormire al sole del 1974. E in questa intensa creatività di trame a un tempo macchinose e semplici sul gioco del caso e sul suo coincidere con gli strati più oscuri dell'animo umano prendono posto anche quelle Hlstorias fantasticas del 1972. A quest'opera, tradotta In Italiano per gli Editori Riuniti sotto 11 titolo di II lato dell'ombra e altre storie fantastiche, è stato attribuito 11 Premio Mondello per la letteratura internazionale. Né può dimenticarsi la lunga militanza compiuta da Bioy Casares sin dalla gioventù nella prestigiosa rivista Sur, fondata nel 1930 da Victoria Ocampo, a lungo decana delle lettere argentine è scomparsa solo pochi anni fa. Attraverso gli Anni 30 e 40 la rivista si trasformò non soltanto In polo di attrazione e di aiuto per tutti gli scrittori più famosi che il ciclone nazista e fascista aveva dispersi nel mondo, ma anche in una bandiera di «argentlnità» che pur senza coincidere totalmente né con l'Europa né con gli Stati Uniti e neppure con il resto dell'America LA bibliografia di Adolfo Bioy Casares presenta nomi, pseudonimi e perfino ruoli multipli, non sempre facili da identificare: con Jorge Luis Borges e Sllvlna Ocampo, Bioy Casares, ventiselenne, pubblicò, nel 1940, un'Antologia della letteratura fantastica, divenuta ben presto espressione di un gruppo di raffinatissimi scrittori argentini. La collaborazione con Sllvlna Ocampo, moglie di Bioy Casares, comprende però anche un romanzo, mal tradotto in italiano, Los que antan odian del 1946. Più complesso 11 sodalizio con Borges, iniziato con un Opuscolo sul latte cagliato, in cui 11 direttore di una scuola assassina uno per uno i suoi allievi. Latina, si identificava solo con la libera cultura. Tanti e cosi diversi intrecci culturali ci dicono quanto sia complessa la personalità di Bioy Casares. Nella qualità fantastica, nella propensione metafisica tipicamente argentina che lo scrittore Ernesto Sàbato attribuì alla qualità stessa del paesaggio rioplatense «vuoto, astratto, desolato-, Bioy Casares ha prescelto non 11 gioco degli scambi, in interni domestici, raffinato con tanta abilità da Sllvlna Ocampo. né l'umanesimo senza limiti di tempo e di spazio del suo amico Borges, bensì una propria vena malinconica, con riflessi da incubo mal totalmente riscattati dall'evasione umoristica e dalla, parodia del mondo. *★ Uniti sotto 11 nome di H. Bustos Domecq. i due scrittori pubblicano nel 1942 Sei problemi per don Isidro ■Parodi, seguiti negli anni da nuove cronache e racconti suU'ormal famoso detective argentino, mentre lo pseudonimo più dichiaratamente anglosassone di B. Suarez Lynch serve a sfornare gli altri racconti polizieschi di Un modello per la morte del 1945. Nei Signori del mistero, antologia del migliori racconti polizieschi pubblicata nel 1982, tradotta nello stesso anno in Italia presso gli Editori Riuniti, 1 due coautori, questa volta sotto i loro nomi veri, scelgono, oltre a un racconto di Sllvlna Ocampo, anche un pezzo di Bustos Domecq: insomma, le angolazioni mistificatorie di questa associazione sono tali da aver generato addirittura, secondo alcuni critici, un altro e terzo autore, 11 quale si chiama Biorges, predilige una realta di prolezio-. Quella di Bioy Casares è dunque un'aristocratica coerenza che vlen fatto di ritrovare. Intatta e singolare, In un Quaderno di appunti pubblicato su Sur più di trent'annl fa. Sotto la voce Libri ipotetici troviamo: « Vaghi desideri, nei quali scopro la palpitazione di antichi progetti dimenticati, defraudati, di intraprendere un'analisi sistematica delle letterature... l'ambizione triviale di redigere un volume di pensieri decora' rivi e epigrammatici, un'opera allégra e, penquésto, coraggiosa, libera da tutte le volgarità, anche da quelle proprie dell'ironia, libera da tutte le lentezze, anche da quelle proprie della verità.. E poi, sotto la voce Morale, Bioy Casares scriveva lapidariamente: •Che la tua vita rassomigli a una descrizione della tua vita: