Ceduta la Emme editrice leader per ragazzi

Rosellina Archinto: «Un mercato troppo difficile» Rosellina Archinto: «Un mercato troppo difficile» Cèduta la Emme editrice leader per ragazzi MILANO — «E* un lavoro in cui ho creduto molto. E mi sembra di aver fatto cose positive, un discorso che è servito non solo all'editoria italiana se all'estero la Emme continua ad essere un punto di riferimento in ciò che si scrive e si disegna per ragazzi». Dopo 18 anni Rosellina Archinto, lldeatrice della più innovativa fra le case editrici per ragazzi, la Emme, che aveva saputo rinnovare il rapporto parola-immagine, e convinto scrittori come Sciascia, Calvino, Luzzati, Mari a inventare favole per bambini, passa la mano, esce dagli uffici-giocattolo di via San Maurilio. Dice la Archinto: «Nella crisi del libri di cultura che si è abbattuta sull'editoria italiana anche la Emme è stata coinvolta. La proposta di un discorso pedagogico e fantastico intelligente sembra che non paghi più...». A riappianare i debiti e a rilevare la Emme è un giovane editore di Napoli, Giuseppe Napolitano, proprietario della Tipografica Pompei, una delle industrie più. solide del Sud nel settore della stampa. Napolitano edita un periodico che si chiama -Tuttanapoll, quartiere per quartiere., è in trattativa per far risorgere il « Globo., e, pare, ha intenzione di entrare nel campo dell'editoria scolastica. «Napolitano — dice la Archinto — mi ha assicurato che la linea editoriale non muterà e neppure la sede. Mi ha proposto una consulenza editoriale, chissà, per un poco potrei rimanere, ma vorrei con l'esperienza acquisita fare anche altre cose. Vedrò». Quali sono stati gli ostacoli maggiori con i quali la Emme si è scontrata in questi anni? La Archinto non ha perplessità, dice: «La struttura pubblica non offre 11 minimo aluto. Non ti alutano, acquistando libri, né le biblioteche, né la scuola, né 11 Ministero. All'estero, In Inghilterra, In Francia, in Germania o in America non è cosi. Con la vendita delle sole librerie non ci si sostiene». Una delle accuse che sono state, da sempre, rivolte alla Emme era quella di fare libri troppo cari o raffinati. La Archinto dice che l'accusa non regge: «Quando li ho pubblicati in edizione economica, a 2500 lire, non 11 ho venduti. No, diciamo semplicemente che l'educazione alla lettura è quella che è: scarsa. I genitori, quelli di prima, e quelli del postsessantotto continuano a comprare libri solo per regali o feste comandate. Gli Insegnanti sono stati buoni supportar, ma mica possono tirare fuori 1 soldi di tasca loro. Anche 1 mezzi di comunicazione, giornali e tv, mi hanno alutato. Ma non è stato sufficiente. Ho fatto un discorso troppo culturale? Questo è un errore...?». Che futuro ha la Emme nel dtfficile contesto dell'editoria oggi? Rosellina Archinto dice che «non è facile fare 1 libri per bambini. Io mi auguro che la Emme continui cosi, spero che Napolitano sia più bravo di me. Il momento non è dei migliori. Slamo in fase di grandi cambiamenti e l'ciitorla deve saper reagire con Inventiva e qualità per non rischiare di chiudere bottega», n. o.

Luoghi citati: America, Francia, Germania, Inghilterra, Milano, Napoli, Pompei