Il Campiello in finale la parola agli autori

Il Campiello in finale la parola agli autori Il Campiello in finale la parola agli autori VENEZIA — Alla segreteria del Premio Campiello stanno arrivando le ultime schede del trecento lettori per la votazione finale, che deve laureare II supervlncltore. C'è tempo fino a stasera, la conta non é ancora completa. E 11 gioco delle previsioni si fa più fitto. I cinque autori selezionati hanno tutti qualche probabilità, anche se non tutti nella stessa misura. Sono Antonio Altomonte con «Il fratello orientale» (Rusconi), Raffaele Crovl con «Ladro di Ferragosto» (FrassinelII), Pasquale Festa Campanile, quest'anno due volte in gara a Venezia, dopo la partecipazione del suo film su Bruner! e Camelia alla Mostra del Cinema, con «Per amore, solo per amore» (Bompiani), Guglielmo r*tronl con «Il nome Milano che è una estiva corte dei miracoli) di un personaggio in preda a nevrosi per fargli esplodere nel cervello e nel cuore V allegria. Ho progettato, insomma, un romanzo con un intreccio stravagante e misterioso in cui potessero convivere paradosso fantastico e ironia. Ho centrato il mio bersaglio? Posso solo informarvi che i lettori, giudicando il libro diver-< (ente e inquietante, lo stanno guidando verso la terza edizione. Forse ai lettori sono piaciute le vicende della mia narrazione che sono semplicemente giocose ed enigmatiche: c'è addirittura in Ladro di ferragosto un episodio enigmistico (in cui due uomini si giocano una donna) che spero non dispiaccia ai fans dell'ottava pagina di Tuttolibri. Raffaele Crovi riuscire a rendere in termini umani 11 tumulto Interno dell'uomo Giuseppe, 11 turbamento della sua spo, sa; lo ho compiuto un tentativo, abbandonando le, facili conclusioni della sto-' ria sacra e cercando di sorprendere 11 falegname e la sua fidanzata, il falegname e sua moglie, giorno per giorno, nella frantumazione delle parole e del gesti quotidiani, creature umane, due giovani come tanti altri: e potrebbero essere due ragazzi di oggi. A ogni frase, direi a ogni parola, ho provato 11 timore di profanare, anche solo raccontandolo, l'amore spirituale di Giuseppe e Maria, il progressivo arrendersi di lui davanti al mistero, il trepido rassicurarsi di lei di fronte all'uomo che accetta di non capire. P. Festa Campanile delle parole» (Rizzoli) e Giorgio Soavi con «Il conte» (Longanesi). Li ha scelti una giuria presieduta da Michelangelo Antonini con Giovanni Arplno, Giorgo Barbieri Squarotti, Carlo Bo, Piero Chiara, Gianantonlo Cibotto, Carlo Laurenzi, Claudio Marablnl, Lorenzo Mondo, Leone Piccioni, Mario Pomlllo, Michele Prisco, Giancarlo Vlgorelll, Sergio Zavoll, con Isabella Bossi Fedrlgottl e Ferruccio Ulivi, finalisti lo scorso anno. Ma la scelta della giuria grande è imprevedibile, il passato ha già riservato molte sorprese. Che cosa dicono I cinque libri finalisti? Lo abbiamo chiesto agli autori. to, dalla partecipazione di molti lettori: alcuni si sono letteralmente commossi alle emotive vicende del bambino che fui, altri invece hanno intravisto anche un suggerimento alla migliore comprensione di sé, degli altri e del mondo. Cinquantanni di arte e di poesia\forse mi hanno permesso un 'linguaggio che può avere consonanze, almeno con iptù sensibili. Guglielmo Petroni laatUto oli

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