Le acrobazie tra le nuvole dei bolidi volanti Con le «Frecce tricolori» brivido assicurato

Le acrobazie tra le nuvole dei bolidi volanti Con le «Frecce tricolori» brivido assicurato Le acrobazie tra le nuvole dei bolidi volanti Con le «Frecce tricolori» brivido assicurato Pescatore annega a ta Spezia La scuola cuneese bsilenzi del cielo ■ Ep DAL NOSTRO INVIATO LEVALDIGI — Tutti con il naso all'insti per rincorrere con gli occhi gli aerei nel cielo di Levaldigi.' Acrobazie nell'aria e figure disegnate fra le nuvole. Nel gergo tecnico i piloti si sono «impiccati», hanno «scampanato», sono riusciti a costruire le figure del «lupping», del «tonò» e del «fisler». La gente, all'assalto dei prati verdi dell'aeroporto, ha visto ali che si Incrociavano: bolidi volanti che si arrampicavano in verticale per precipitare in picchiata, apparecchi che si avvitavano come insetti impazziti e poi cadevano fino a due metri dal suolo prima di riprendersi come se niente fosse stato. Parrebbe impossibile che quelle scatole di ferro dipinte a volte con 1 colori delle caramelle possano piegarsi e raddrizzarsi con tanta facilità. Quello del volo acrobatico è uno sport dove occorrono nervi saldi e salute di ferro. Un errore anche piccolo costa caro. In volo l'accelerazione centrifuga diventa cosi forte che il pilota si sente come schiacciato da un peso immenso sul sedile. Per alcuni secondi, durante ogni manovra, la pressione è cosi alta che non riesce a muovere le mani o le gambe, il sangue corre alla testa con tanta abbondanza che vede rosso o arriva alla testa cosi scarsamente che gli occhi si annebbiano e i contorni delle cose si confondono di grigio. I «maestri» delle acrobazie dell'aria sono gli uomini delle «frecce tricolori». Dieci aviatori e il capitano Giuseppe Bernardis riescono a fare 1' immaginabile e anche qualche cosa di più. E' il gruppo degli spericolati dell'aviazione nato su iniziativa di un generale di Cuneo, Aldo Re- gge 377 del 25 luglio revetta ogni anno una trentina di pilori - Si impara anche a guidare l'aliante, e ad apprezzare i pure, nel grande giorno dei voli, l'automobile ha vinto la gara del chilometro con uno «Spitfire» !»..-• .'1> > levaldigi (Fossano). 1* acrobamondino, che da anni partecipa alle più Importanti manifestazioni aeree. Usano i «Macchi B 339»; si sorpassano, si rincorrono, si,affiancano, si dispongono uno sull'altro. Tutto in pochi metri. Sembrano manovre cosi naturali perché dietro ogni «figura» ci sono mesi di lavoro: prima lo studio teorico alla lavagna, poi le prove suìr apparecchio che continuano per centinaia di volte finché riescono automaticamente. Nulla al caso. La «Lindbergh flying school» ha mandato in cielo i suoi campioni. Prima quelli di scuola francese: Jacques Bothlin, Jean Louis Jirordano, e Michel Clementi poi il capitano Piero Purpura, Vincenzo Soddu, Angelo Boscolo sull'equo canone zie aeree hanno tenuto col fiato soe Sergio Paladino. Sono gli stessi che su questi aeroplani a elica grossi poco più di una automobile hanno attraversato l'Europa e l'America partendo da Vergiate sul lago Maggiore e arrivando a Chicago. Trentatrè ore di volo, dieci scali in Francia, Scozia, Islanda, - Groenlandia, Canada, Stati Uniti. Roberto Castagno le sue acrobazie le ha fatte su un Pitts di fabbricazione americana; Franco Actis si è esibito su un Fokker; Nappi ha lanciato un «Tornado» al massimo dei giri: 1 timpani degli spettatori hanno resistito e lui in 16 secondi è giunto alla soglia del muro del suono. Il Piemonte nella «hit parade» dell'Italia del cielo ha un posto di rilievo. Gian Franco Cillario, 38 anni, di Benevagienna é stato 11 campione italiano del volo acrobatico e oggi è considerato fra i primi quattro piloti. Ha preso un «Cap 21» che dicono essere un aereo di grande potenza e l'ha fatto saltare da sopra a sotto verso la testa della gente. E' il fiore all'occhiello della scuola di Levaldigi diretta da Franco Giordano, ingegnere, pilota di terzo grado, capo istruttore della scuola di volo. • Ogni anni. — dice — diamo il brevetto di volo a una trentina di piloti. I soci, oggi sono 150.. I piaceri e i brividi dell' aria, lira più lira meno, costano S milioni. Per il primo livello occorrono venti ore di volo e una serie di lezioni teoriche: alla fine del corso si è nelle condizioni di portare un aereo da soli ma, attenzione, a non andare oltre le cinque milia dal confine nazionale. Si possono pilotare gli appa¬ r6issppestcooaaLfTapliZ LA SPEZIA — Un pescatore di 44 anni è annegato ieri mattina in circostanze ancora da chiarire nelle acque all' Interno del porto. Il cadavere è stato recuperato e messo a disposizione dell'autorità giudiziaria che ha disposto l'autopsia. La vittima, Paolo Rea, romano residente a La Spezia, pochi minuti prima aveva preso un caffè a un bar vicino ed era uscito per salire su un peschereccio ormeggiato poco distante. Si pensa che sia rimasto vittima di un malore mentre camminava sul ciglio della banchina, o che sia stato trascinato in mare da una violenta raffica di vento: sulla città imperversava infatti un temporale.